MAGIC
GIRL, CHE PASSIONE!!
Salve
a tutti e benvenuti a questa parte
del sito di Nijirain dedicata agli
splendidi Magic
Girl!!!
Sono Moira l’ultimo membro
acquisito del vostro "staff" e
chiedo scusa agli altri membri se
non mi sono ancora presentata
all’interno del sito, ma per me
navigare in Internet all’interno
dei forum è come muovermi in un
mare in burrasca senza
la bussola!!! Sono imbranatissima
^_^
Questa sezione era stata proposta
da me qualche mese fa all’interno
del forum di Nijirain nella
sezione relativa ai "Magic boy e
Girl" quando ancora non sapevo che
Nijirain fosse anche un sito,
pensate un pò… e lanciavo il mio
appello nel mare magnum di
internet alla ricerca di qualcuno
con cui fondare un sito su Magic
Girl… Devo perciò ringraziare
moltissimo Sasuke Kid e Lasair per
avermi contattata ed avermi dato
questa possibilità, facendomi
entrare nello staff, e
dimostrandomi la sua
collaborazione e comprensione. Un
ringraziamento speciale va anche a
tutti voi che state leggendo
queste righe e visionando queste
pagine! È con immenso piacere e
orgoglio che vado ora a
presentarvi questa fantastica
rivista sconosciuta ai più, ma
amatissima da chi se la ricorda…
LA
GENESI E IL PERIODO STORICO
CULTURALE DELLA RIVISTA
I
fantastici anni '80 sono quelli
dell'invasione degli anime in tv e
dei rudimentali manga da edicola
presentati in Italia con
ricoloratura (esempio emblematico
quelli apparsi sul Corriere dei
Piccoli, ma anche il fantastico e
indimenticabile giornale di Candy,
326 numeri di puro colore!!). Era
il periodo più florido che le
edicole avessero mai conosciuto
fino ad allora circa l’editoria
per bambini, oggi diventata un
business indiscusso da parte di
svariati piccoli e grandi
editori, ma all’epoca
fenomeno ancora in gestazione.
Dall’avvento di Heidi e soci
in tv, le edicole vennero
letteralmente contagiate dal mondo
dei manga, anime e dei fumetti
italiani sugli anime dell’epoca.
Non più solo libricini di fiabe
per bambini, quindi…
Ed è
proprio in questo sconfinato
oceano di nuove ed allettanti
offerte editoriali (Corriere
dei piccoli divenuta
rivista dopo aver abbandonato il
vecchio formato sorpresa;
il Giornalino anch’esso
progressivamente contagiato dai
cartoni animati; e ancora
Più e il
suo gioco;
Snoopy;
Cartoni
in Tv;
la Banda dei
ragazzi; e chi più ne
ha più ne metta…) che si
inseriscono le riviste prodotte
dalla
Mattel.
La
Mattel da sempre amatissima dai
bambini di ieri e di oggi, ebbe
nei prolifici anni '80 la geniale
idea di dar vita a riviste di tipo
pubblicitario dalla grafica
invitante. Riviste nate con scopi
principalmente di vendita dei
giocattoli che reclamizzava, e che
poi presero strade diverse.
LE
RIVISTE RIVALI DI MAGIC GIRL DELLA
SCUDERIA MATTEL
Nell’ambito del target bambine,
c’erano tre riviste principali.
Cronologicamente parlando, si
ebbero:
-
Il
giornale di Barbie,
-
Poochie e i suoi allegri amici
-
il
mitico e ormai introvabile
Magic
Girl.
Probabilmente neanche la stessa
Mattel prospettava il brillante
futuro e longevità del primo di
essi.
Il
giornale di Barbie nacque nel 1982
e, fra cambi editoriali e di
immagine, è l’unico a sopravvivere
ancora oggi in
Barbie
Magazine grazie anche
all’indiscusso successo che ancora
oggi hanno le Barbie fra le
bambine e le adulte (si pensi alle
Barbie da collezione). Questa
testata era già ben inserita nel
mondo dell’editoria italiana
quando la Mattel sfornò il secondo
dei suoi prodotti.
Il
giornale dell’amicizia di Poochie
fondato nell’aprile dell'85 rimase
in auge per una decina d’anni
buoni, estinguendosi in un non
meglio precisato numero del 1998,
a quanto si legge nel web.
Comunque la sua non breve vita
editoriale dovette ringraziare il
vasto pubblico di lettrici fedeli,
visto che un po' come accade oggi
per le case editrici minori da
edicola, quando una rivista non
vendeva si chiudeva senza tanti
complimenti e senza nemmeno
annunciarne l’imminente scomparsa
dalle edicole.
Curiosità: unica voce fuori dal
coro dell’epoca fu
Il
giornalino di Candy Candy
della Fabbri Editori che, giunto
al 326° numero, saluta e ringrazia
le sue lettrici con una
fantasiosa, e rispettosa diciamolo
pure, "lettera d’addio di Candy".
Comunque quando nel 1987 la Mattel
si imbarca nel progetto Magic
Girl, il mercato era già
abbastanza ricco di concorrenti
agguerriti. Primo fra tutti
Poochie. La rivista Poochie aveva
infatti contenuti simili (fumetti
simili… servizi sui cartoni
animati, giochi, posta delle
lettrici, mercatino) e un ottimo
prezzo da edicola: 50 pagine a
1500 lire.
E’
innegabile tuttavia che la fama
acquisita dalla rivista Poochie,
sbaragliò totalmente quella di
Magic Girl.
Volete una prova? Provate ad
andare ai mercatini o su e-bay…
quasi tutti gli operanti nel
settore sanno cos’è Poochie anche
se non possiedono la rivista che
fra l’altro si trova abbastanza
spesso, anche se non facilmente.
Chiedete invece se sanno cos’è
Magic girl… la risposta è spesso
un assordante silenzio.
Per quale motivo questa infausta
sorte?? Vediamolo insieme!
LA
VITA EDITORIALE DELLA RIVISTA
MAGIC GIRL
Eh
sì, questa rivista è sopravvissuta
pochissimi anni, nata nell’agosto
del 1987, vede la sua chiusura
definitiva nel settembre del 1991.
Per un totale presumibile
di 43 uscite.
Il primo numero assoluto è
infatti targato agosto 1987 e si
presenta come un catalogo
trimestrale.
Ma ciò che ho scoperto di recente
è che esiste un altro numero 1,
questa volta mensile,
stampato nel maggio del 1988.
Dunque se tanto porta tanto ed
essendo nata la rivista come
trimestrale, (e presumendo che non
ci siano stati ritardi editoriali)
potrebbero esistere un numero 2
del novembre 1987 e un numero 3
del marzo 1988.
Prima di passare al formato
mensile, riprendendo la
numerazione dal numero 1 della
rivista stampata nel maggio del
1988. 43 numeri, quindi. Ma ciò
che è certo, e qui me ne assumo la
responsabilità, è che l’ultimo
numero uscito è il 41 del
settembre del 1991. Come lo
so? Adoravo alla follia
Luxia la
principessa delle stelle
e leggevo assiduamente la sua
storia. Ho cercato per mesi e mesi
un numero 42 nelle edicole (ero
molto tenace all’epoca) senza mai
trovarlo.
Quindi sono certa che non esista.
Pochi anni e pochi numeri, quindi
per una rivista dai mille volti.
PREGI E DIFETTI DELLA RIVISTA
I
punti di forza della rivista,
secondo me, superano
abbondantemente i difetti, che
comunque c’erano:
Qualità
della carta.
Magic girl, a differenza di tutte
le altre riviste dell’epoca poteva
contare su una qualità della carta
a dir poco ottima. La patinatura
delle riviste è super-ultra-lucida
anche ora che di anni ne sono
passati eccome. Non a caso l’unico
modo per scansionare le riviste,
evitando anti-estetici fenomeni di
flash, per quanto si può, è
utilizzando l’opzione fotografia
dello scanner in uso. Anche
lo spessore della carta è
notevole, le prime riviste avevano
un 100g/m2, per poi scendere nei
numeri successivi ad un 80g/m2 che
comunque non è poco, se paragonata
alle riviste di allora e di oggi.
La rivista si sfoglia agilmente,
non c’è nessuna perdita di
inchiostro e veramente pochissima
trasparenza delle pagine. Le
pagine poi sono quasi in formato
A4.
Grafica
allettante.
La rivista è coloratissima, ricca
di articoli femminili, fumetti e
giochi per bambine in una grafica
davvero romantica. Quando leggevo
la rivista all’epoca mi sembrava
di essere una principessa, come
Lady Lovely Locks.
Le
tematiche sembrano
crescere con la crescita delle sue
lettrici, presumibilmente sempre
le stesse (e probabilmente era
così) le quali, crescendo erano
alla ricerca di contenuti più da
signorine. Negli ultimi numeri ad
esempio ci sono articoli che
insegnano come ci si trucca, sono
pubblicate storie inviate dalle
lettrici più grandicelle,
interviste sui personaggi dello
spettacolo, tutte cose insomma che
non interessavano le bambine di
8-10 anni dei primi numeri,
discorso valido per le bambine di
allora, beninteso.
Contenuti.
Cavallo di battaglia di quasi
tutti i numeri era l’amatissima
Lady Lovely Locks,
personale di supporto Barbie e
Poochie (per i contenuti nello
specifico si veda più sotto).
Con
gadget e incellofanata.
Per parecchie uscite, ogni numero
venne correlato di omaggio, un
"quasi giocattolo" allegato alla
rivista che veniva venduta
incellofanata, quindi rischi zero
di avere tra le mani una rivista
sgualcita, come poteva capitare
per le altre testate.
Gli
allegati potevano essere
essenzialmente di tre tipologie:
1)
Articoli griffati Barbie o Poochie
(guarda caso, le protagoniste
delle altre due riviste).
Ne sono esempi la cintura di
Barbie, un vero vestito della
Mattel di Barbie, il kit da
giardino di Poochie con torba
compressa e busta di semi, la
carta da lettere di Poochie e
simili.
2)
Giocattoli o gadget da costruire.
Esempi emblematici: il kit le
voci del bosco composto
da una musicassetta con le voci
degli uccelli e i richiami per
riprodurne artificialmente il
canto; il kit “I magici
cristalli di Natale”
con dei cristalli colorati e delle
sagome in alluminio da cuocere al
forno, venivano fuori dei
bellissimi addobbi natalizi da
appendere all’albero; il
kit dei fili in plastica
con supporti per intrecciare
bellissimi cestini con cui giocare
o meglio far giocare le Barbie…era
quella la grandezza che si
otteneva… e non era un caso.
3)
Gadget di altra natura;
occhialini da sole con le aste
intercambiabili, portapenne,
portachiavi, salvadanaio...
Comunque la moda dei regali non
perdurò per tutta la vita
editoriale della rivista, ma
all’incirca per metà delle
uscite…. Tuttavia
indipendentemente dal tipo di
gadget che, incuriosiva e
manteneva l’interesse delle
acquirenti, avere fra le mani il
prodotto Magic Girl era una
pacchia per qualsiasi bambina
dell’epoca, perché oltre ad essere
bellissimo ti rendeva
speciale…
I
difetti della rivista, ovvero le
cause per cui probabilmente la
rivista chiuse:
Il prezzo.
Si riparte col fatto che la
rivista ti rendeva "speciale". E
non è detto solo in senso
positivo. A quei tempi ero
felicissima di avere i Magic e di
certo non lo potevo capire, ma
pensandoci adesso la rivista
stessa sottoponeva le famiglie ad
un vero e proprio fenomeno di
"sbarramento naturale".
Quando dicevi alle tue amiche di
aver comprato Magic Girl potevi
assistere a due diversi tipi di
reazione: o l’ammirazione pura
contornata da un “Ooooh!” come se
avessi fra le mani un diamante
prezioso oppure il disprezzo e
l’invidia mascherati da “che te ne
fai… è una cosa da ragazzine”. La
verità è che le 5000 lire di
allora erano un prezzo
assolutamente esagerato. Erano il
corrispettivo di tre Corrieri dei
Piccoli dell’epoca o, per chi la
riceveva, metà della paghetta
mensile. E’ come se oggi un figlio
ti chiedesse di comprarti un
corrispettivo mensile da 12
euro. Fuori di testa…
Ed anche io all’epoca, che pure
ero capricciosa e sapevo fare
mille moine per convincere il mio
caro paparino a comprarmelo (con
mia madre era più dura…), dovevo
sudarmi ben sette camicie per
l’agognato Magic Girl e
rinunciare, sia bene inteso o al
Corriere dei Piccoli o a Poochie….
"tutto non si poteva avere", ed
ecco il perché dei miei buchi di
riviste.
La
perdita di qualità delle pagine.
Le riviste degli ultimi numeri
presentano una carta
qualitativamente un po’ inferiore,
in alcuni casi più ruvida o
sottile e, negli ultimissimi
numeri, pagine con fumetti
addirittura non patinate.
Si può dire in generale che questo
alternarsi qualitativo delle
pagine, inizia dal numero 30.
L’esclusione del gadget.
Non essendoci veniva meno
l’affetto delle lettrici, che si
sentivano tradite da questa
novità. Ma come… la rivista era
costosa, facevamo di tutto per
convincere i genitori a
comprarcela, e non ci meritavamo
neanche il gadget? Ci fu chi smise
di comprarlo. Fra cui io, per
qualche mese, prima di ritornare
nei ranghi delle lettrici fedeli.
L’incapacità di adattarsi ai tempi. Quando
smisero di pubblicare Lady Lovely,
che era il perno stesso della
rivista, si perse la figura di
riferimento di Magic girl. I
fumetti, i giochi su Lady Lovely e
le pubblicità erano delle perle di
femminilità e sogni di bambina e
non fu facile trovare una
sostituta. Ormai la principessa
non girava più neanche sui
teleschermi e non vendeva più.
Alla fine venne rimpiazzata da
Luxia, che piacque molto… ma ormai
era tardi.
Magic Girl aveva perso la sua
regina e le bambine erano ormai
ragazze.
La scarsa
distribuzione e la chiusura.
Per due volte consecutive Magic
girl portò la rivista da 5000 al
3800 lire (nei numeri 40 e 41),
per cercare di salvare
l’insalvabile. Ma oramai Magic
Girl aveva esaurito il suo tempo.
Ne uscirono pochissimi esemplari
per numero, non tutte le edicole
ne erano provviste, e complice
l’alto prezzo era impossibile per
molte bambine riuscire a
convincere i genitori
all’acquisto. Quindi è giusto dire
che le persone che compravano
Magic Girl erano poche e sempre le
stesse e quando crebbero non lo
vollero più. L‘eredità di
pubblico di Magic girl venne
raccolta dopo pochi mesi da un
altro editore e un'altra rivista
ugualmente amata ed odiata. Il
coloratissimo e patinato Japan
Magazine… ma questa è un'altra
storia.
I
CONTENUTI DI MAGIC GIRL
Quella che segue vuole essere una
presentazione "panoramica" e spero
non noiosa dei contenuti della
rivista, anche perché le pagine
della rivista se non sono già
state inserite lo saranno col
passare dei mesi. Dunque parlo dei
contenuti del formato mensile,
visto che di trimestrale ho solo
il primo numero ed è poco più di
un catalogo. Si noti bene
che la mia panoramica e le mie
informazioni sono incomplete,
perché ho attualmente solo metà
della raccolta.
Lady
Lovely Locks (e i Ciuffetti)
è la regina indiscussa della
rivista, presente in tutti i
numeri almeno fino al numero 33.
Inizialmente c’erano il fumetto, i
giochi e le pubblicità, poi si
iniziò ad inserire solo le
cosiddette novelle di Lady Lovely,
un racconto corredato di immagini,
escludendo il resto. Le
storie erano sempre di Andreina
Saio. I disegni di Lady Lovely
diventano bellissimi da quando
vengono disegnati da Francesco
Legramandi, a partire dal numero 2
del 1988. Da notare che Lady
Lovely ebbe anche altre "vite". Ci
fu, fortunatamente, una sola
rivista monotematica dai disegni
orripilanti, chiamata il mensile
di Lady Lovely. Fu presente
invece, con risultati eccellenti
anche nelle riviste Poochie e
Corriere dei Piccoli. In esse i
disegnatori privilegiati furono
Valeria Motta e Filomena del
Prete. Sebbene Francesco
Legramandi disegnò qualche
episodio anche per le riviste
concorrenti, raggiunge il massimo
del suo stile romantico e
rifinito, solo all’interno dei
Magic Girl, complice anche la
patinatura delle pagine. Le storie
sono in tutti casi sempre di A &
A. Saio.
Francesco Legramandi disegna anche
nello stesso stile inconfondibile
anche il fumetto pubblicitario
Magic
Nursery.
Vi è
poi il fumetto di
Poochie
che a differenza dall’omonima
rivista, qui diventa una sorta di
fumetto con giochi interni da
risolvere. Successivamente
apparirà in formato ridotto con le
cosiddette "Strisce di Poochie".
Barbie
appare fin da subito sottoforma di
novella illustrata, per essere poi
sostituita con l’inserto del
Giornale di Barbie. Tale inserto
in cui appare il noto fotoromanzo,
viene presentato come sorta di
riassunto della rivista ufficiale
da cui è tratto (almeno così dà ad
intendere Magic Girl, ma non posso
confermarlo visto che non
acquistavo il giornale di Barbie).
L’inserto di Barbie
presente già dal numero 15, andò a
sostituire l’interessantissimo
inserto "Magic Zoom",
fino al numero 11 appuntamento
fisso della rivista.
Magic Zoom
aveva trattato fino a quel momento
temi originali e diversificati
accompagnandoli con foto, immagini
da ritagliare e curiosità. I temi
del Magic Soom spaziavano dagli
usi e costumi natalizi, alla
storia della bambola, alla storia
del fumetto, alle varie civiltà e
culture. Fu un peccato che venne
tolto.
L’altra grande novità del Magic
Girl fu il
Fotoromanzo della famiglia
Cuore,
non presente in alcuna altra
rivista. Anch’esso molto amato e
anch’esso soppiantato dal
fotoromanzo di Barbie.
Cherry
Merry Muffin,
già presente al numero 21, e ben
disegnato da Gabriella Piccato, è
l’altro grande presente della
rivista Poochie, introdotto dopo
le avventure di Lady Lovely.
Insomma ben capite che tutto
doveva andare di pari passo.
Business, ragazzi!
A
partire dal numero 30, metà della
rivista smette di essere patinata
e presenta a livello centrale,
un
inserto di fumetti, ovvero
una trentina di facciate in carta
ruvida, consistenza quasi da
cartoncino, dove vengono
raggruppati in un sol colpo tutte
le storie fino ad allora sparse
qua e là. Per contraltare
il resto della rivista alza lo
standard della patinatura, un po’
peggiorato nei numeri precedenti.
Con
tale inserto di fumetti, fanno la
sua comparsa
Luxia, principessa delle Stelle,
Giorni di Tuono
(dal film con Tom Cruise) molto
ben disegnato,
Chiara e la baby magica,
Signor Meno
e Signor Più,
Silverland
(imitazione di David Gnomo amico
mio, e assolutamente fuori luogo
in una rivista per ragazze), e i
già citati Poochie a strisce e
Cherry Merry Muffin.
Il
giornale di Barbie invece viene
spostato alla fine della rivista
per mantenerlo col formato a
patinatura.
Questo esperimento dura pochi
numeri prima di rimettere i
fumetti qua e là come prima, con
patinatura. Ma l’inserto doveva
comunque esserci, c’era dalla
nascita della rivista, perciò fino
a chiusura della rivista si decise
che le pagine dichiaratamente non
patinate (non che altre avessero
chissà quale qualità, ormai)
sarebbero state pochissime e
sarebbero coincise con il manga di
Ito Kako
apparso dal numero 38 col nome
Tre cuori per Rosy.
Ultima curiosità: Luxia la
principessa delle stelle ricalca
letteralmente i disegni dell’anime
Shurato reinventando la storia e,
in un caso emblematico, cambia il
sesso ad un personaggio. Sombra, a
quel che so io, era decisamente un
uomo in Shurato.
Detto questo auguro una piacevole
lettura tutti voi!
Saluti da Moira!!!
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Only Shojo.
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Agosto 1987
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Giugno 1988
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Luglio 1988
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Agosto 1988
PESO: 55,7 Mb - 84 pagine
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Settembre 1988
PESO: 53,6 Mb - 84 pagine
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Magic Girl N6]
Ottobre 1988
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