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+Grandi Serie e Grandi
Autori+
Qui parlerò delle grandi serie per bambini, quelle più belle e
famose, come Barbapapà, i Puffi, Asterix, i libri di Richard Scarry,
Tony Wolf, Giovanna e il Drago Tommasone, e altre cose di questo
tipo.

+Resta di stucco, è un
Barbatrucco!+
Conservo questo libriccino di Barbapapà da un po' di tempo, e ho
pensato fosse carino mostrarvelo, anche perchè è un vero pezzo da
museo :P Al momento non ho ancora terminato la pagina dedicata ai
vecchi libri di Barbapapà, per cui questo è solo un piccolo assaggio
mentre vi faccio aspettare :) Il libro qui sopra è di quelli per
bimbi più piccoli, cartonati con poche pagine, ma è davvero
grazioso.
:: Cliccate sull'immagine
qui sopra per scaricare il file zippato.

+Giovanna e il drago
Tommasone+
Questi personaggi,
insieme al cane Ciccio, sono stati inventati nel 1974 dai due autori
torinesi Cristina Lastrego e Francesco Testa. Io ne ho un vaghissimo
ricordo... ho trovato l'articolo che potete leggere qui sotto
(ingrandendo l'immagine) su Topolino 1518 del 30 dicembre del 1984.

[Cliccate
per ingrandire]
Di Giovanna si dice
che ha un naso grande, tante lentiggini, capelli un po' come peli di
una spazzola. Eppure, per il suo cagnolino Ciccio e per il suo amico
drago Tommasone, è la bambina più bella, simpatica e coraggiosa del
mondo. Giovanna fa dei sogni, dalla sua cameretta piena di libri, in
quella città così grande e grigia in cui vive e dove i bambini hanno
poco spazio per giocare... mentre sogna, appare il drago Tommasone,
che diventa suo amico e la accompagna in incredibili avventure.

Io non avevo nessuno
dei libri di questa serie, eppure me li ricordo... le cose sono tre:
o li sfogliavo in libreria ma nessuno me li ha mai comprati, oppure
li aveva qualcuno a scuola e io li sbirciavo, o altrimenti li aveva
qualche amico... boh! Comunque, anche oggi, da adulto, trovo i
disegni estremamente belli: adoro le linee morbide con cui sono
caratterizzati i personaggi, e il mondo di sogno in cui sono
ambientate le storie. Sono ansioso di procurarmene qualcuno per
potervene parlare meglio. Tra l'altro, i due autori sono ancora in
attività, e hanno fatto un sacco di cose! Di libri ce ne sono
tantissimi (svariate centinaia), e hanno anche realizzato una serie
animata di 140 episodi e numerosi cd-rom. Complimenti ^^ Trovate il
loro sito a questo indirizzo:
CLICCATE QUI


+RICHARD SCARRY, il
genio+
“Non
mi interessa creare un libro che viene letto una volta e dopo piazzato
su uno scaffale e lì dimenticato. Sono davvero felice quando la gente ha
liso i miei libri e li riattacca con lo scotch”.
Richard McLure Scarry (1919 – 1994) ha svelato ai bambini i segreti
della vita di tutti i giorni. I suoi mondi erano facilmente
comprensibili, popolati da animali educati e di belle maniere, con un
occhio particolare sugli assurdi comportamenti umani. Scarry stesso
trascorse la sua esistenza attraverso un’affascinante vita costellata da
buona sorte e fortunate circostanze, soprattutto facendo ciò che voleva
fino all’ultimo dei suoi giorni.
La prima edizione dei suoi libri da 19 cents gli ha reso centinaia di
dollari. Scrisse e illustrò più di 300 importanti libri illustrati per
bambini, ognuno dei quali densi di humor. Più di 300milioni di copie dei
suoi lavori sono passate di mano in mano, molte delle quali tradotte in
trenta lingue. Questo lo ha resto il più famoso autore di libri per
bambini di tutti i tempi, e possiamo supporre che ci sono due tipi di
persone: coloro che sono cresciuti leggendo Richard Scarry, e coloro che
invece sono da considerarsi disadattati della società.
Richard Scarry odiava la scuola, e non ha mai prestato attenzione in
classe. Preferiva di gran lunga prendere vermi e insetti e lasciarli
passeggiare sui tavoli della biblioteca, deliziandosi delle urla delle
ragazzine. Anche la responsabile della biblioteca urlava spesso, tanto
che Richard alla fine ottenne di farsi buttar fuori per sempre.
Questo
fu l’inizio della fine per Richard, e l’inizio del suo amore/odio verso
l’educazione tradizionale. Ironia della sorte volle che, anni dopo, la
sezione giovani della Boston Public Library fosse piena di sue sue
opere, e sempre gremita di marmocchi più o meno distratti come lui.

Il giovane maestro prendeva tante di quelle note sui compiti a casa che
fece fatica a finire le medie. Quando finalmente riuscì ad arrivare alle
superiori, spesso saltava le lezioni per organizzare spettacolini
divertenti in Scollay Square a Boston.
Richard scoperse i misteri del sesso davvero presto. Forse troppo
presto. Per lui, ogni ragazza veniva sottoposta a severo studio. Di
sicuro più dell’algebra, che venne obbligato a ripetere due volte prima
di riuscire a passare l’anno scolastico. Durante le estenuanti sessioni
di matematica, imparava a ricopiare la calligrafia della madre per
scriversi le giustificazioni. “Gentile Miss O’Conner, Richard non ha
potuto frequentare le lezioni ieri, a causa di una forte tosse. Firmato,
signora Scarry”.
A causa delle sue frequenti assenze, ci mise 5 anni per finire le
superiori.
Fece moltissimi ritratti di una ragazza in particolare, e
inevitabilmente questi nudi vennero scoperti dai genitori. Suo padre, un
serio e conservatore uomo d’affari, era convinto che l’ossessione del
figlio per le donne e il suo scarso rendimento scolastico lo avrebbero
ridotto ad una patetica vita in un attico, con nient’altro che spaghetti
in scatola per colazione. Una sera gli sequestrò uno delle prime
illustrazioni, che raffigurava una ragazza mezza nuda in atteggiamenti
intimi, e gli disse a muso duro: “Cosa diventerai, Richard?” “Diventerò
un artista, e per farlo devo imparare a disegnare la figura umana”.
Forse Richard aveva bisogno di una figura paterna più forte, che
l’aiutasse ad avere successo con le ragazze, un po’ come lo zio Arthur,
un vero latin lover di New York. Gli raccontava le storie delle mille
donne che svenivano ai suoi piedi, e fece tesoro di un suo consiglio:
“Comprati un completo di lino da Brooks Brothers, con una camicia
azzurro chiaro da indossarci. Questa è l’unica cosa che hai bisogno di
imparare nella vita”.

Richard
guadagnò i soldi per il vestito vendendo cravatte nell’emporio di
famiglia. Sfortunatamente, non passò l’esame di ammissione ad Harvard,
dove il padre sperava che entrasse. Su richiesta del genitore, si
iscrisse ad economia ma fu un’agonia dal primo anno. Finalmente il padre
cedette. Abbandonò ogni intento di controllare la mente del figlio, e lo
iscrisse ad una scuola d’arte. Richard, ovviamente, era entusiasta
dell’ambiente ricco di nudi (femminili…), pennelli e colori. Era
l’inizio di una nuova vita che però venne bruscamente interrotta dalla
Seconda Guerra Mondiale, che mise fine definitivamente ai suoi studi: a
un anno dalla laurea venne arruolato, e non avrebbe mai più ottenuto il
suo diploma.
Nel suo primo giorno di servizio, gli chiesero di elencare le sue
occupazioni in un questionario. Quando scarabocchiò “Artista”, fu
inviato alla scuola per riparatori di radio nel New Jersey. Cavolo!
Un’altra scuola! Fallì l’esame, ovviamente, guadagnandosi il più basso
voto nella storia della scuola: meno trenta!
Le baracche erano enormi e dismesse, le lezioni su come rifare i letti
ridicole, il sergente del suo squadrone era odioso, bisognava imparare
di nuovo a camminare…sinist-dest..sinist-dest… Richard non riusciva a
spiegarsi come la sua vita poteva essere arrivata a un livello tanto
infimo.
Un giorno, di punto in bianco, venne spedito nell’ufficio del Maggiore.
Chidendosi cosa mai avrebbe potuto combinare di male, tentò un saluto
tremolante. “So che lei è un artista, Scarry” disse il Maggiore “Sa
dipingere le lettere?A, B, C – queste cose qui?” – “Certo Signore”. E
così, gli vennero assegnate due latte di vernice, argento e nero, e
ordinato di dipingere una scritta lunga trenta piedi: “Benvenuti al
settimo reggimento di Fort Monmouth, New Jersey”.

Era
un lavoro che avrebbe potuto tenerlo occupato per l’intera durata della
guerra, ma dopo poche settimane la pittura si asciugò. Finalmente il suo
talento era riconosciuto! Nientemeno che dall’esercito degli Stati Uniti
d’America! Wow!

Dopo
questo avvenimento, tutto cambiò per Richard. Mentre i suoi compagni
correvano con zaini pesantissimi sotto il sole cocente, lui prese un
pullman per New York. Venne assegnato ai Servizi Speciali e trasferito a
Lexington, in Virginia, un campus pieno zeppo di innocenti giovincelle
del corpo delle crocerossine. Non solo! Ricevette anche una licenza
medica che lo esentava dai lavori pesanti. Era come ricevere una vacanza
di 90 giorni completamente gratis.
Poco tempo dopo, gli venne assegnato un nuovo incarico: dire alle truppe
PERCHE’ stavano combattendo, e inviare notizie da casa. Richard non
aveva la benché minima idea di come fare. Quando chiese al Colonnello
come fare, lui gli urlò dietro: “Tramite posta!” sbattendogli la porta
in faccia. Come poteva un soldatino inesperto come Richard risollevare
il morale dell’intero esercito americano sparpagliato intorno al mondo?
Rielaborando il giornale “Time”, ovviamente. Parafrasò le parti
importanti, creò delle illustrazioni, ed era questo il miglior lavoro
mai assegnatogli. Nel giro di poco divenne editore e scrittore delle
pubblicazioni per il morale delle forze armate. Questo lavoro gli diede
ancora più tempo libero, permettendogli di viaggiare in Africa, Algeria,
Italia e Francia. Faceva lunghe camminate, sedeva nei bar, studiava
antiche rovine, visitava musei e chiese. Questa esperienza gli instillò
un grande amore per i viaggi e le culture straniere, che tempo dopo
influenzò il suo best-seller per bambini “Busy busy world”.
A guerra finita, Richard era un 27enne in possibilità di dire di aver
intrattenuto un pubblico di un milione di lettori a settimana. Cercò un
lavoro “vero” e venne assunto nella sezione arte di Vogue. Urrà! Tre
settimane dopo, venne licenziato. Senza motivo, dissero solo che non era
adatto per quel lavoro. Quando allora lui chiese perché era stato
assunto per quella posizione, gli dissero solo di essere rimasti
positivamente impressionati dal suo completo di lino.
Trovò un appartamentino a Manhattan, e un lavoro in un’agenzia di
pubblicità dove incollava foto per i layout, ma si trattava di un lavoro
non creativo e noioso. Durò solo tre mesi.
Faceva nel frattempo un’intensa vita sociale andando alle feste, nei
ristoranti, e correndo dietro alle donne. Durante un party conobbe Patsy
Murphy, che sarebbe poi divenuta la sua prima e unica moglie.

I
suoi giorni da playboy erano finiti e lui si dichiarò a lei in modo
efficiente, tramite telegramma: BISOGNO SPOSTARE PIANOFORTE. PESANTE.
BISOGNO AIUTO. VIENI SUBITO. DICK… se si può considerare una proposta…
comunque si sposarono l’11 settembre 1948 e Richard era così
intenzionato a diventare un artista competente che cominciò a cambiare
la sua personalità. Condusse una vita tranquilla e ritirata, e non era
più tanto chiacchierone. Nel frattempo Patsy usciva, beveva, fumava, era
molto estroversa e le piaceva la compagnia. Scarry stava invece
diventando un lavoratore disciplinato, che si alzava alle otto di
mattina per disegnare fino alle quattro, con solo un’ora di pausa
pranzo. A Patsy non era permesso di parlargli durante quell’ora,
semplicemente gli lasciava sul tavolo un panino al prosciutto e tornava
al piano di sotto. Fu solo verso il 1959 che i suoi personaggi animali
divennero antropomorfi. Scarry voleva creare un mondo diverso per i
bambini. Aveva un piano segreto per sviluppare un nuovo tipo di
dizionario che ordinava le parole per categoria invece che per alfabeto.
Questo format gli permise di disegnare più di 1400 personaggi
antropomorfi, e scrivere brevi storie per ogni categoria. Il risultato
fu “Richard Scarry Best Word Book Ever” che riuscì a vendere 7 milioni
di copie in pochi anni.
Richard aveva una sua particolare tecnica: non scriveva le storie, ma le
disegnava direttamente su acetato. Poi cominciava a colorare per colore:
prima tutti i rossi, poi tutti i blu, poi tutti i gialli, ecc, e
colorava prima tutti i cani, poi tutti i gatti, poi tutti i maiali ecc.
Una volta pronti i disegni, ci attaccava sopra con lo scotch i blocchi
di testo, che poi l’editore doveva rivedere perché pieni di errori
ortografici e di sintassi. Richard ovviamente voleva essere prima di
tutto un intrattenitore e solo dopo un educatore, proprio perché da
sempre aveva odiato la scuola e non voleva assolutamente risultare
noioso.

Detestava
gli spazi bianchi, che riempiva il più possibile. In questo modo i suoi
piccoli lettori dovevano leggere e rileggere con attenzione le sue
storie, trovando ogni volta qualcosa di nuovo.
Richard ammirava il lavoro di Beatrix Potter, anche se il suo lavoro era
totalmente differente. Entrambi trattavano di animaletti antropomorfi,
ma ei passava ore a trovare il modo di renderli più realistici
possibili, e mai a nessun lettore poteva venire in mente di considerarli
umani. Scarry teneva molto in considerazione le caratteristiche di ogni
animale (al gorilla piacciono le banane e prova a rubarle, il verme fa i
buchi nelle mele, e l’autobus ha sempre un buco per il lungo collo della
giraffa), ma queste caratteristiche erano solo per scherzarci su.
Il vero motivo per cui lavorava in questo modo era perché disegnare
animali era più divertente che disegnare persone: divertente da
disegnare, divertente per i bambini, e divertente anche per gli adulti
che leggono mille volte ai loro bambini questi libri.
Nonostante disegnasse simpatici animaletti, venne accusato di essere
maschilista perché i suoi personaggi femminili erano spesso impegnati in
lavori domestici, ma anche accusato di razzismo per alcuni personaggi
stereotipati. Purtroppo dovette togliere alcune storie dalle sue
raccolte per far tacere le malelingue, e disegnare personaggi maschili
che si impegnavano a rassettare la loro casetta.
Scarry non ha mai ricevuto alcun riconoscimento ufficiale, ma poteva
considerare il suo premio personale i milioni di dollari che ricavava
dalle vendite di milioni di libri.
Negli anni ’80 venne colpito da una malattia degenerativa alla retina
oculare, in seguito da un tumore all’esofago e infine un attacco di
cuore che lo portò a spegnersi nella sua casa il 30 aprile 1994 all’età
di 74 anni. La moglie Patsy lo seguì l’anno successivo.
Il loro figlio Huck continua la tradizione familiare, scrivendo e
illustrando libri educativi per bambini.
+Libri che erano in
Edicola+

+Scegli la tua Avventura+ Quando ero ancora alle elementari, uscirono in edicola dei
nuovi libretti d'avventura di un genere che non avevo mai visto prima: si trattava di Scegli
la tua Avventura. Erano piccoli volumetti di un centinaio di pagine, con
copertine a colori plastificate, e uscivano con cadenza quindicinale.
La loro caratteristica era questa: fin da subito, ogni tot righe di
lettura ci si parava di fronte una scelta! Per esempio... eravamo
dei poliziotti in un giallo? La questione era: vuoi infilarti nel
vicolo buio, o preferisci tornare in centrale a riferire ai tuoi
superiori? Oppure... "apri la porta di destra, o scendi giù per le
scale?". In base alle nostre decisioni, la storia prendeva una piega
diversa, e si poteva anche morire ^^ C
hi di voi conosce i mitici
Librogame, sa di cosa parlo... ;) Io ho un ricordo
limpidissimo di questi libriccini, perchè facevano anche la pubblicità in tv e ricordo
che negli spot parlavano della "Caverna del Tempo", uno dei libri (il quarto se
non erro), luogo che appariva in piu' di una storia. Che bello... se ci penso, io andavo
solo in quinta elementare, uscivo da scuola e andavo in edicola, che era vicinissima alla
scuola... e me ne compravo sempre uno, ogni volta che uscivano :)

Oggi alcuni li ho persi,
ma ne conservo ancora una quindicina. I racconti non erano italiani,
bensì tradotti.
La
collana
originale era americana, e si chiamava "Choose your own adventure"
(come da noi) ideata da Edward Packard per la Bantam Books di New
York, ed edita negli anni da 5 editori diversi.
Packard fu autore
anche di molti dei volumi, suoi sono anche alcuni luoghi e
personaggi ricorrenti nelle storie, quali la Caverna del tempo e la
dottoressa Nera Vivaldi.
Queste storie iniziarono ad essere
pubblicate nel 1979, e proseguirono sino al 1998: la serie conta la
bellezza di 184 titoli!!! Da noi invece ne arrivarono solo 42
numeri, che ora vi vado ad elencare :)
01. Sopravvivere in mare
02. La caverna del tempo
03. Nome in codice: Giona
04. Oltre lo spazio
05. In pallone sul Sahara
06. Il mistero di Chimney Rock
07. Chi ha ucciso Harlowe Trombey?
08. Il terzo pianeta da Altair
09. Il segreto delle piramidi
10. Il castello proibito
11. La casa del pericolo
12. Dentro l'UFO 54-40
13. L'abominevole uomo delle nevi
14. Prigioniero delle formiche
15. Vampiro express
16. Iperspazio
17. Sopravvivere in montagna
18. La tana del drago
19. Spia per George Washington
20. Pattuglia spaziale
21. Odissea nel Grand Canyon
22. Il trono di Giove
23. Il caso del re della seta
24. Il sottomarino fantasma
25. Viaggio sotto il mare
26. Sfida a Deadwood City
27. La corsa senza fine
28. Ritorno alla caverna del tempo
29. I gioielli perduti di Nabooti
30. Regno sotterraneo
31. Terrore a High Ridge
32. Il mistero di Ura Senke
33. Il tesoro di Saba
34. La coppa del vampiro
35. L'occhio delle Parche
36. I giganti della torre d'argento
37. La muraglia urlante
38. L'isola maledetta
39. La maschera dell'elefante
40. Il tesoro di Gengis Khan
41. La legione della morte
42. Il drago della vendetta
In Italia la serie esordì nel dicembre del 1986, e proseguì sino al
febbraio dell'88. Questo per quanto concerne la serie normale.
Subito dopo uscirono dei volumi nuovi, ma tutti dedicati alle
avventure di Indiana Jones. La linea però non ebbe il successo
sperato e nell'agosto dell'88, Scegli la tua Avventura terminò
definitivamente.
La causa dell'insuccesso generale della serie, fu
probabilmente la poca pubblicità e la distribuzione alle sole
edicole, ma anche la concorrenza dei già esistenti e più complessi
Librogames. Tuttavia, io penso che questi libri erano fantastici,
perchè si leggevano facilmente, non erano di difficile comprensione
per un bambino, erano parzialmente illustrati, e avendo la struttura
di un librogame li si poteva leggere e rileggere più volte!
Infine,
le avventure erano di ogni tipo, e in ogni libro eravamo un
personaggio diverso: a volte un/una ragazzino/a che viveva avventure
incredibili, a volte un poliziotto, un marinaio, un astronauta!
Anche le illustrazioni erano sempre diverse... ricordo che
apprezzavo moltissimo lo stile così particolare di Paul Granger ^^
Qui sotto vi ho messo la copertina, l'introduzione e
il retro del mio preferito di sempre, il n.10 "Il Castello Proibito". Mi domando
se qualcuno di voi si ricorda di questo volume in particolare :) Io lo avevo trovato
eccezionale... ma ricordo che tra i miei volumi preferiti c'erano
anche "La casa del Pericolo", che mi metteva un angoscia tremenda, e
anche "Vampiro Express", che mi faceva proprio paura! Anche
"Prigioniero delle Formiche" e "Viaggio sotto il Mare" mi erano
piaciuti moltissimo ^^


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+Il libro segreto degli
Gnomi+
Tra il 1985 e l'86, scoppiò una incredibile nuova
moda, la moda degli Gnomi. Le reti Fininvest trasmisero questo nuovo
cartone animato intitolato "David Gnomo", che fu accompagnato
da una massiccia campagna pubblicitaria, e dall'uscita di numerosi
gadgets, giocattoli e di libri. Tra questi ultimi, il favoloso
"Libro segreto degli Gnomi", che usciva settimanalmente. L'immagine
spiega tutto, e sono sicuro che vi ricordate di questa serie di
libriccini che sono stati riproposti più volte nel corso degli anni.
Tra l'altro i libri degli Gnomi di Rien Poortvliet & Wil Huygen si
trovano facilmente anche nelle librerie in splendidi volumi giganti
e in più versioni.

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+Teenagers+
Essendo un maschio, non ho mai
seguito questo genere di libri (chiamiamoli così...), quindi non so
quando siano nati, nè se esistano ancora... ma ricordo che ci fu un
periodo in cui gli "Harmony" & co. andavano tantissimo! Di questo
periodo è anche questo "Teenagers", dedicato alle
ragazzine... non oso immaginare come possano essere diventate ste
ragazzine oggi... anzi, forse si :P
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::: I libri che leggevamo negli anni'80

.: 25 Ottobre 2010 :.
Benvenuti nella
rinnovata pagina dei Libri!!! In questa rubrica, cercheremo di esporvi nel miglior
modo possibile alcuni splendidi libri e autori degli anni '80, che ci
hanno fatto compagnia durante la nostra infanzia. Abbiamo capito, dopo
un po' di ripensamenti che è
importante citare alcuni autori specializzati in libri per bambini,
quali i mitici Richard Scarry e Tony Wolf per cominciare! Ma anche
serie di "librogames", e alcuni libri particolari che abbiamo scelto tra molti, e che ci danno
forti emozioni, perchè erano i nostri (e magari i vostri) libri
preferiti quando eravamo bambini :) E ancora, informazioni sulle collane
per bambini, le recensioni dei libri tratte da riviste e giornaletti
dell'epoca, collane da edicole, romanzi, enciclopedie per ragazzi e molto altro ancora ^^ Stavolta, è proprio il caso di augurarvi buona lettura ^^ |

+Recensioni &
Notizie+

+Recensione+
Petzi
in Pingonesia

TITOLO
Petzi in Pingonesia
AUTORE
Carla e Vilhelm Hansen
Editrice
Vallardi
Anno 1974, seconda
edizione 1978
Prezzo dell'epoca
6.500
lire
Pagine 100
Misura 23 x
28 cm circa
Questo libro è stato per anni uno dei miei ricordi più sopiti in
assoluto... avevo in mente alcune immagini confuse, ma precise: chiaro
segnale che lo avevo letto e riletto mille volte, e che alcuni passaggi
mi erano rimasti molto impressi... il libro non è un racconto singolo,
ma fa parte di una collana. Questo io l'ho trovato per puro caso in un
baracchino nel centro di Milano qualche anno fa... mentre
acquistavo dei vecchi Topolini. Ne avevo intravisto solo il dorso tra
l'altro, e non sospettavo minimamente di cosa si trattasse, ma qualcosa
attirò la mia attenzione: immaginate il mio stupore quando mi resi conto
che era il libro che cercavo da una eternità! Da bambino era uno dei
miei preferiti ^^ Era così particolare e unico con questo modo di
presentarsi: le pagine erano rigide, quasi in cartoncino e
profumavano... il colore arancione dava un tocco di originalità, e i
baloon classici delle storie a fumetti non c'erano, ed erano sostituiti
da didascalie affiancate alla faccine dei personaggi: ricordo che da
piccolo mi divertivo molto a identificare chi erano i personaggi che
parlavano :) Non parliamo poi dei personaggi! Buffi, simpatici, un po'
strampalati! Li adoravo semplicemente ^^ Il protagonista era l'orsetto
Petzi, poi c'erano i suoi amici che lo seguivano
nelle sue avventure su una barca, la Mary. Gli amici
erano Otario (una foca marinaio), Pelle (un
pellicano nel cui becco si trovava di tutto, tipo
tasche di Eta Beta), Pingo (il pinguino, timoniere
della nave), e poi due animaletti più piccoli, che
non parlavano e giocavano/litigavano sempre: un
pappagallino rosa (che di solito subiva) e una
tartarughina dispettosa.
Mi hanno sempre fatto schiantare questi due
animaletti coi loro siparietti ^^ Nelle varie
avventure, Petzi e la sua ciurma incontravano
moltissimi altri animali, tutti ben caratterizzati:
scimmie, canguri, coccodrilli, elefanti, delfini
ecc.
Qualcuno di voi se ne ricorda? Il disegno lo trovo tutt'oggi
accattivamente, particolare, brillante, e le storie divertenti! Nelle altre
immagini che vi mostro, trovate anche l'elenco di tutti i titoli :)
Questo libro in particolare comunque, conteneva 3
avventure distinte: Petzi nell'isola di Robinson,
Petzi in Pingonesia e Petzi e il poliziotto. I due
autori sono danesi, la serie in originale si chiama
Rasmus Klump (cioè il nome di Petzi).
Qui sotto un po' di
link, se vi interessa saperne di più! Io ho deciso
comunque di cercare gli altri libri di questa serie
in italiano, per cui, spero di potervi dare nuove
informazioni in futuro :)
Wikipedia in inglese
Sito Danese
Sito ufficiale
Sito tedesco
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Recensione
pubblicata l'8 Marzo 2010

+Recensione+
Il
grande libro di iridella

TITOLO
Il grande libro di Iridella
AUTORE Hallmark
Cards Editrice
Editrice
AMZ
Anno 1985
Prezzo dell'epoca
11.400 lire
Pagine 30
Misura 25 x
31 cm circa
Il libro di Iridella è uno dei miei più preziosi
cimeli degli anni '80. L'ho sempre conservato
gelosamente, e letto e riletto dozzine di volte. Non
ero un estimatore di giocattoli da bambina da
piccolo (ovviamente... io giocavo con i Masters e
robe così!), però il mondo di Iridella mi piaceva
moltissimo, e mi sembrava più fantasy che altro, e
quindi, neutro, e adatto anche ai maschi. Quando
uscirono i primi pupazzi e bambole, ricordo che
desideravo tantissimo il peluche di Lurky Guffo! Comunque, poco dopo,
vidi in tv il cartone animato di Iridella e lo
trovai favoloso... avventuroso, misterioso,
affascinante... adoravo le storie dove bambini e
bambine finivano in altre dimensioni fantastiche.
Poi mi affezionai subito a Stella Bianca, che nella
mia mente collegavo al Fortunadrago della Storia
Infinita: il favoloso Falcor :) Tempo dopo, stavo
facendo la spesa, all'Euromercato di Assago (MI)
dove andavamo sempre di sabato: nel settore libri
fui subito attirato da questo libro coloratissimo!
Lo aprì tutto curioso e vidi che tutti i personaggi
erano descritti con cura. Adoravo il fatto che i 7
amici dell'arcobaleno fossero così diversi tra loro.
Adoravo Patty Verde, e mi piaceva molto anche Canary
Gialla. Mi identificavo molto in Red Rosso e Buddy
Blue, e ovviamente, ero innamorato di Iridella, e
sognavo di cavalcare Stella Bianca. Fin da bambino
ho sempre amato i colori e gli arcobaleni... e direi
che si capisce osservando Nijirain :) Negli anni ho
conservato questo libro con grande attenzione, e per
un po' l'ho ceduto alle mie sorelline, che per
fortuna, seppur piccole, non me l'hanno mai rovinato
;) Ora è di nuovo in camera mia, e lì resterà per
sempre ^^ Notare quanto sono belli i disegni e come
è ben fatto il libro :) Spero vi piaccia!
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Recensione
pubblicata l'8 Marzo 2010

+Recensione+
I Segreti degli Oceani

TITOLO
I segreti degli Oceani
AUTORE Brian
Williams
Editrice
Vallardi
Anno 1979
Prezzo dell'epoca
6.000 lire
Pagine 39
Misura 21 x
29 cm circa
Anche questo libro l'ho letto davvero un
fantastilione di volte... dovete sapere che io da
bambino leggevo moltissimo. Non ero nè il primo
della classe, nè un secchione (anzi, odiavo fare i
compiti), nè un asociale... ero semplicemente un
bambino curiosissimo (praticamente, amavo studiare
le cose che sceglievo io...), e mia mamma, grande
lettrice di libri, me ne comprava spessissimo,
solitamente uno nuovo ogni sabato. Uno dei tanti che
mi comprò fu questo, che parlava dei segreti degli
oceani. Era un libro davvero ben fatto che trattava
un po' tutti gli argomenti: sottomarini, pesci,
cetacei, crostacei, fondali abissali, note fisiche,
geografia dei fondali, creature mitologiche e mostri
marini, navi, e molte altre cose... i libri come
questo erano i miei preferiti, perchè si
concentravano bene su un argomento, approfondendolo
in modo chiaro e comprensibile, con disegni e
schemi, e una certa ricchezza di dati. Ne avevo
altri di libri che rispondevano a molte domande, ma
questo qui, forse un po' per le illustrazioni, o
magari per il senso di soggezione e timore che
l'oceano mi infondeva, mi piaceva di più :) Ancora
oggi se lo sfoglio, mi rendo conto che nonostante
siano passati molti anni, lo so ancora a memoria!!!
XD
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Recensione
pubblicata l'8 Marzo 2010

+Recensione+
Marco e Marco - Ieri e Oggi

TITOLO
Marco e Marco, Ieri e Oggi
AUTORE Josette Blanco e Claude D'Ham
Editrice
AMZ
Anno 1982
Prezzo dell'epoca
Ignoto
Pagine 18
Misura 21 x
27 cm circa
Non ci crederete, ma questo libriccino dell'82 l'ho
comprato due anni fa al supermercato: avete presente
quando nei centri commerciali, dentro il supermarket
nel reparto libri, a volte si trovano dei cumuli di
libri di ogni genere tutti ammucchiati? A prezzi
bassissimi e di provenienza ignota... ecco, questo
era uno di quelli. Il design è spudoratamente anni
'80, per cui, l'ho indentificato subito e,
curiosissimo, l'ho sfogliato. Mi è piaciuta molto
anzitutto l'idea del libro: paragonare la vita
moderna a quella di una volta. E poi mi ha colpito
molto anche il fatto che la vita "moderna" fosse
quella degli anni '80 ;) E si vede benissimo da
quello che fanno i bambini (e da come sono
vestiti)... i disegni sono molto belli e il libro è
simpatico: l'ho comprato senza pensarci due volte!
Anche se non lo avevo nè conoscevo quando ero
piccolo, sono felice di aver questa piccola chicca
^^ E di potervelo proporre qui.
[Cliccate
le immagini per ingrandirle]


Recensione
pubblicata l'8 Marzo 2010

°°°Oggi vi consigliamo°°°
I capolavori di Grazia Nidasio:
la Stefi e Valentina Mela Verde
in libreria!

Introduzione:
ho appena scoperto questa sensazionale notizia per
puro caso! La Stefi è in libreria con un volume
tutto dedicato a lei! Lo sto già comprando... nel
frattempo, ho pensato bene di incollarvi qui queste
recensioni che ho trovato in rete, e che parlano in
maniera approfondita sia del libro di Stefi che di
sua sorella Valentina Mela Verde, personaggio
precedente, anch'esso nato sul Corriere dei Piccoli.
Non mi dilungo oltre, qui sotto ci sono tutte le
informazioni di cui avete bisogno :) Buona lettura e
correte in libreria al più presto, questi tre volumi
non possono mancarvi!!!!!!!!!! Un grazie immenso a
Grazia Nidasio per il suo magnifico lavoro in tutti
questi anni, e alla Rizzoli e alla Coniglio che
hanno pubblicato questi libri ^_^
STEFI: CI SI
RIVEDE, EH!
di Grazia Nidasio testi e disegni
cartonato, 160 pagine col. - 18,00 euro - Rizzoli
Recensione di Francesco Vanagolli tratta dal sito
http://www.fumettidicarta.it
Quando il Corrierino lo compravo io, La Stefi era
senz'altro una delle cose migliori, se non la
migliore. Se con Valentina Melaverde la Nidasio si
era rivolta a un pubblico preadolescenziale, con La
Stefi fece un passo indietro (o avanti, a seconda
dei punti di vista) e si occupò dei bambini. E
Stefania detta Stefi è una bambina piuttosto acuta,
vitale, piena di domande, un personaggio che
ovviamente io vedevo più vicino a me rispetto ai
fratelli maggiori Cesare e Valentina. Perché lei
viveva nel “mio mondo”, per merito di un'autrice che
si avvicinava a un pubblico infantile con dolcezza e
semplicità. E' troppo, troppo comodo il ragionamento
per cui “infantile” equivale a “stupido”. E' troppo,
troppo comodo, ma anche tanto, tanto superficiale. E
la Nidasio, grazie a Dio, lo ha ben presente.

Entrare nel mondo del bambino, stimolarne
l'immaginazione, creare storie e personaggi con cui
senta familiarità... non è facile, ma proprio per
niente, e se ci riesci vuol dire che sei un
narratore di razza, uno che saprebbe scrivere
qualsiasi cosa. Come la Nidasio, appunto. Che non si
vergognava di scrivere storie che si potrebbero
definire “semplici”, ma che in sole due pagine
sapevano (e sanno) descrivere alla perfezione il
mondo dei bambini, con le sue contraddizioni, i suoi
conflitti e soprattutto le sue fantasie. E tutto
questo è disegnato con uno stile che si evolve nel
corso degli anni, ma che rimane sempre leggibile ed
espressivo.
Le storie di quella bambina un po' maschiaccio mi
erano piaciute subito, quando le vidi sul Cdp. Non
sapevo che fossero già vecchiotte, perché dopotutto
non dimostravano la loro età: erano universali,
senza tempo... e oggi, a rileggerle dopo vent'anni,
mi piacciono ancora.

“Come?
Hai detto che è un fumetto per bambini! Allora ti
piacciono i fumetti per bambini!”.
No. Mi piacciono i fumetti belli. Così belli che
riescono a farsi apprezzare dal bambino di 6 anni e
dal cresciuto recensore di 26.
Lo ammetto, e senza la minima vergogna... rivedere
Stefi con tutta la famiglia Morandini, gli amici
Samantha e Eziomaria il vicino Adelchi e il cane Ubu
è stato emozionante. E non credevo che, a distanza
di così tanti anni, mi sarei ricordato buona parte
delle storie ristampate dalla Rizzoli in questo
imperdibile volume, che si intitola -scusate, non ve
lo avevo ancora detto- La Stefi – Ci si rivede, eh?.
E invece... le brevi avventure di Stefi Morandini
hanno retto alla prova del tempo.
Per nostra fortuna!
Se vi è piaciuta Valentina Melaverde, se volete
rileggere le storie che avete letto tanti anni fa,
se volete saperne di più su quella bambina delle
vignette del Corriere della Sera, se volete
solamente leggere un fumetto che vi tocchi il
cuore... questo volume non vede l'ora che lo
leggiate.
Il seguito
dell'articolo su Stefi è tratto dal sito:
http://www.lastefi.it/IL_NUOVO_LIBRO_della_stefi.html
“Uffis!” esclama la Stefi nella sua prima storia a
fumetti pubblicata sul Corriere dei Piccoli. “Ma
perché ai bambini si possono fare tante domande e ai
grandi no?”
Ha scritto Gian Antonio Stella: “I personaggi del
Corrierino, con la loro poesia e leggerezza, si sono
presi un pezzetto del nostro cuore e ci hanno
aiutato a crescere.”
“Io non ho ancora capito se sono grande o se sono
piccola. Loro in certi momenti mi trattano da grande
e in certi altri da piccola…” dice la Stefi . Loro,
naturalmente, sono gli adulti, che pretendono dai
bambini obbedienza, affetto e camerette ordinate, a
volte senza dare spiegazioni. Ma la Stefi non
accetta mai una regola prima di averla capita. E
mentre i grandi cercano sui manuali di psicologia il
segreto per educare un figlio, lei impara a
ragionare prima di tutto con la sua testa. Fa
domande impertinenti, che spesso non ottengono
risposta, e intanto osserva il mondo degli adulti,
per criticarlo e commentarlo sulle pagine a
quadretti del suo inseparabile diario. Lo fa con
ironia e spregiudicatezza, ma anche con buon senso,
leggerezza e fantasia, trovando sempre, in ogni
situazione, una buona ragione per sorridere.
I fumetti della Stefi, dopo alcuni anni in cui il
personaggio era stato comprimario di Valentina Mela
Verde sul Corriere dei Ragazzi, dal 1976 sono stati
pubblicati sul Corriere dei Piccoli. In questo libro
sono raccolte alcune delle sue storie più belle, per
i bambini di ieri e per le nuove generazioni.


VALENTINA
MELA VERDE - 1 - Tutte le storie 1969, 1970, 1971
VALENTINA
MELA VERDE - 2 - Tutte le storie 1972, 1973
di Grazia Nidasio - Introduzione di Tiziano Sclavi
brossurati, 256 pg. colore - 24,00 euro l'uno -
Coniglio Editore - 2009/2010
Recensione di Orlando Furioso tratta dal sito
http://www.fumettidicarta.it
Valentina "Mela Verde" Morandini e io siamo
coetanei.
Chissà se lei si è sposata, che lavoro fa oggi, se
ha avuto figli - se sì saranno ormai grandi - se ha
nipoti. E cosa farà il "Miura", suo fratello?
Ultracinquantenne, avrà ancora la passione per i
motori? E la "piccola" Stefi, ormai quarantenne, che
strada avrà scelto?
E la Colnaghi, Concettina, la Anna Rossi, Sylvie,
Mariolino, Gianluca?... Lo so, sono solo fumetti,
non esistono nella realtà.
Quando un racconto, con qualsiasi mezzo sia narrato,
riesce a far sentire il lettore "all'interno" di
esso, o più realisticamente riesce a farlo sentire
un osservatore "partecipante" (affettivamente
parlando), ecco che il racconto è riuscito, i
personaggi diventano "persone" e si imprimono,
spesso indelebilmente, nel cuore e nella mente del
lettore. Se poi le "persone" in questione non
vengono più pubblicate da oltre trent'anni, ecco che
viene meno quel processo di "eterna gioventù" cui
vengono perennemente sottoposti, per esigenze
editoriali, i personaggi dei fumetti, seriali o
semi-seriali che siano. Diabolik ha poco più di
trent'anni da quasi cinquant'anni e lo stesso vale
per Tex, Paperino, Alan Ford ecc. ecc.
L'invecchiamento, quando c'è, è minimo e minimamente
percepibile.

Valentina Morandini, invece, è sparita dalla carta
stampata nell'ormai lontano 1976. Non è dunque così
assurdo fantasticare che, cessate le pubblicazioni,
lei e il suo mondo abbiano continuato a "vivere" la
loro vita. Naturalmente stiamo solo fantasticando,
siamo ancora - più o meno - nel regno della "sanità
mentale" (o, più verosimilmente, di una "normale
nevrosi")...
I fumetti "servono" anche a stimolare la fantasia,
la vita interiore fantastica, altrimenti nessuno li
leggerebbe.
Il fenomeno dell'affezione al personaggio del
fumetto è nato col fumetto stesso, con la sua
diffusione di massa: non sono solo i piccoli lettori
a "volere bene" a Superman, a Mickey Mouse, ad
Archie, a Paperino... Sono anche gli adulti, lettori
o ex-lettori che siano, a provare sentimenti di
affezione, di affetto, anche forte per i personaggi
dei fumetti.
A chi non è capitato di parlare con persone, adulte
e anche molto adulte, che messe al corrente della
nostra comune passione hanno subito manifestato uno
strano luccichio negli occhi e fatto la fatidica
domanda: "Ma... Capitan America [sostituire pure Cap
con un qualunque altro personaggio dei fumetti]
esiste ancora? Che fa, che fa? Ha sempre lo stesso
costume? Cooooosa???? E' mortoooo?????? Ma
noooooo!!!!!" e via chiedendo.
Non lo sapevano, ma in tutti questi anni in un
angolino del loro cuore hanno continuato a voler
bene a Cap. America.
Valentina "Mela Verde" ha una specifica
particolarità che la differenzia da Capitan America,
oltre al costume naturalmente, e cioè il profondo
realismo di cui è permeato il suo personaggio, i
comprimari e le situazioni/storie all'interno delle
quali si muove.
Chi era ragazzino/a allora - e smentiamo una volta
per tutte la leggenda che vuole Valentina un fumetto
esclusivamente a target "femminile" - non poteva non
identificarsi profondamente con le sue avventure,
che avevano tutte la caratteristica di contenere
oltre a una massiccia dose di realismo, anche quel
pizzico di fantastico che oltre a piacere moltissimo
a lettori e lettrici, stuzzicava fortemente la
fantasia e il desiderio creativo.
Non si trattava di un banale "fumetto educativo",
anche se una componente "edificante" era spesso
presente (erano pur sempre i primi Anni 70 e il
contenitore era pur sempre quel Corriere dei Piccoli
moralista e un po' bacchettone), ma di un fumetto
che aveva davvero la Vita dentro di se': i problemi
venivano rappresentati in modo ovviamente
edulcorato, ma venivano comunque rappresentati,
anche problemi delicati. E le soluzioni proposte,
quando venivano proposte, non erano necessariamente
quelle della morale comune dominante, ma talvolta
mostravano anzi la necessità di andare (almeno un
po') "controcorrente".
Inoltre Valentina seminava benefici dubbi. Proprio
così: spesso i problemi non avevano soluzione! Non
arrivava il deus-ex-machina a risolvere tutto, tanto
è solo un fumetto. E questo, per l'epoca, era
discretamente rivoluzionario.
Una breve descrizione di Valentina e del suo mondo
per chi - ahilui/lei - non avesse mai letto le sue
storie: Valentina Morandini è una undicenne milanese
del 1969; frequenta le scuole medie quando era
ancora obbligatorio il grembiule e le classi erano
solo femminili o solo maschili. Fa parte di una
tipica famiglia della piccola borghesia: ha un
fratello più grande di lei, il Cesare detto "Miura"
appassionato di motori, al quale è legata da un
rapporto di odio-amore; ha una sorellina - la Stefi
(che è possibile vedere, in versione più
grandicella, nei cartoni animati trasmessi
quotidianamente sul canale digitale Rai Gulp o nelle
vignette del CorSer), una mamma severa ma
affettuosa, un papà tipicamente... papà, un cane
parecchio strano di nome Popof e amiche e amici,
vicini di casa, insegnanti, zii, nonna... e una
magnifica zia Dina, la mente creativa della famiglia
e alter ego dell'autrice Grazia Nidasio.
Eccola, finalmente!, l'autrice: la meravigliosa
Grazia Nidasio, la vera mamma di Valentina. E anche
un po' - non s'offenda - la mamma di tutti noi
lettori e lettrici del Corriere dei Piccoli (e poi
del Corriere dei Ragazzi) che ogni settimana
aspettavamo con ansia il nuovo episodio.
Grazia Nidasio - la cui lunga carriera, iniziata nei
primi Anni 50, non si limita ovviamente a Valentina
"Mela Verde" - è una donna di grande cultura,
"feroce lettrice", come lei stessa si è qualche
volta definita e, per quello che riguarda
l'argomento di cui parliamo, finissima fumettista,
vincitrice di numerosi premi e riconoscimenti,
sceneggiatrice, disegnatrice e illustratrice in
possesso di una tecnica sopraffina e di una classe
infinita.
L'autrice milanese ha contribuito in modo
determinante a svecchiare il concetto stesso di
"illustrazione" e di "fumetto" in Italia, rendendo
Valentina un Classico del Fumetto Italiano e i
classici sono tali perché hanno sempre qualcosa da
dire, non "invecchiano" nell'accezione ordinaria del
termine, mantengono una loro eterna freschezza
perché sono scritti usando un linguaggio universale.
I suoi straordinari disegni, complessi pur nella
loro apparente semplicità ed essenzialità, sono
ancor oggi vivi e hanno la capacità di raccontare
tanto quanto le sue sceneggiature un po' sbarazzine
e così intense... Rivedere, finalmente, il suo segno
in certi frangenti quasi "liberty", i suoi
acquarelli con quegli splendidi colori che
riportavano le tendenze vivaci e un po' optical dei
primi Anni 70, quel lettering strabordante, fatto a
mano, che entrava nei disegni e li seguiva con onde
e forme inusuali... è una vera gioia per gli occhi,
oltre che per il cuore!
Per me e per molti/e ragazzini/e dei primi Anni 70 è
stata anche una gioia poter leggere una lettera di
Grazia Nidasio nella rubrica della posta di Animals
n. 2, la nuova rivista della Coniglio Editore il cui
numero 1 è uscito a maggio di quest'anno: una
lettera come solo la Nidasio poteva scriverla, una
lettera illustrata, in cui le parole della grande
autrice sono affidate alla Stefi - la sorellina di
Valentina - la quale parla ad Animals e ai suoi
redattori e dichiara il suo amore per il fumetto,
che "andrà sempre avanti".
Questo primo volume di Valentina Mela Verde è un
dono meraviglioso da fare a se stessi, sia che i
capelli, se ancora ci sono, siano imbiancati dalla
fatica della vita, sia che si sia pieni di piercing
e tatuaggi, purché si ami il bel fumetto, quello che
non tramonterà mai e che "andrà sempre avanti".
Grazie signora Nidasio per tutto quello che ci ha
regalato negli anni e che non ha prezzo.
Grazie alla Coniglio Editore per aver restituito a
noi ciò che ardentemente desideravamo e per aver
dato una possibilità a chi all'epoca ancora non
c'era.
Nijinews di Sasuke Kid Liger
12.02.10
News archiviata nella rubrica
"Libreria"
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discussione
Il ritorno di Stefi & Valentina

°°°Oggi vi consigliamo°°°
Il
grande libro di Sarah Kay

Ho di
recente trovato nel reparto libri del supermercato una bella
cosa che si chiama "Il Grande libro di Sarah Kay" stampe su
carta lucida, feeling anni '80 a soli 6€! Ottimo!
Chiaramente il mio era in offerta, ma ci tenevo a
segnalarvelo è davvero un buon prodotto e su internet lo
trovate abbastanza facilmente, anche sul sito della Giunti.
Chi può mai dimenticare Sarah Kay? Questa celebre
illustratrice ha creato un delizioso mondo popolato da
bambini generosi, bambine graziose e dai loro piccoli amici
animali. Un album interamente dedicato al suo universo:
incanterà i piccoli lettori e farà riaffiorare dolci ricordi
negli adulti. titolo originale: "Le grand livre de Sarah
Kay".
Il prezzo in rete è di 16 euro circa, editore Giunti Junior,
pubblicato nel 20090, autrice (ovviamente) Sarah Kay.
Nijinews di Shani
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Forum] oppure leggi il settore
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Gadgets, Cartoleria e
Sorpresine
°

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+Minirecensioni Libri+
Qui sotto trovate piccole
recensioni tratte dalle rubriche di riviste e giornaletti anni
'80 dedicate ai libri dell'epoca! Potete farvi una piccola
panoramica di quel che usciva all'epoca. Purtroppo non
possediamo personalmente questi libri, per cui quel che vedete è
quello che possiamo mostrarvi...
Avevate uno di questi libri? Lo possedete ancora?
Scriveteci!!!
nijimail@gmail.com
e fateci avere delle immagini se possibile!



















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