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.: Takeshi Kitano :.
L'uomo che ha cambiato
il cinema nipponico |
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Takeshi Kitano nasce il 18 Gennaio 1947 a Tokyo. Le fonti sono
discordanti sul nome del quartiere: alcuni indicano Adachi-ward, altri
Senju, altri ancora Shita-machi; personalmente propendo per Adachi-ward,
indicato come quartiere natale di Kitano da voci autorevoli. Si tratta
in ogni caso di una zona "difficile" e povera della metropoli ("nel mio
quartiere c'erano o artigiani o yakuza"). Il padre Kikujiro è
imbianchino ("mezzo imbianchino e mezzo yakuza"), la madre Saki lavora
come donna delle pulizie in una famiglia ricca. Nel 1965 Kitano si iscrive
alla Meiji University di Tokyo e frequenta i corsi della facoltà di
Ingegneria, studia poco e non è particolarmente brillante. Come in
Francia e in altri paesi, anche a Tokyo è il periodo delle agitazioni
studentesche. Kitano vi partecipa, senza alcuna coscienza politica:
cerca solo di divertirsi il più possibile. Dopo tre anni lascia
l'università. Inizia a lavorare prima come tassista, poi come facchino.
Viene infine assunto come ragazzo dell'ascensore in un cabaret di
streape-tease ("di tanto in tanto avrei potuto andare a vedere gli
spettacoli"): il France-za nel quartiere Asakusa di Tokyo. Mentre lavora al cabaret,
gli viene chiesto di sostituire uno dei comici delle attrazioni.
Inizialmente rifiuta, ma quando gli viene spiegato che deve
semplicemente camminare sul palco accetta. La sua gavetta di attore
comico inizia così, infatti Kitano non si limita a camminare, si inventa
delle varianti, inciampa sul tappeto, sbatte contro il muro; la gente lo
apprezza e lo trova buffo. Così Kitano impara la danza, il mimo ed il
tip-tap.
E' in questo periodo che in Giappone, specialmente nei locali a Tokyo ed
Osaka, prende piede un nuovo stile comico, giovane, irriverente,
brillante. Kitano si inserisce in questa corrente, mantenendo però una
spiccata originalità. Nel 1973 Kiyoshi Kaneko (comico noto al pubblico
col nome di Beat Kiyoshi) chiede a Kitano di affiancarlo nei suoi
spettacoli. Nasce così il duo comico "The Two Beats". La loro comicità è
un'evoluzione del manzai, il tipico dialogo comico interpretato da un
protagonista e da una spalla, che con i Beats perde la connotazione
bonaria: il duo è irriverente, trasgressivo, a tratti volgare e ai
limiti della censura, finisce spesso per litigare con gli spettatori. Ma
la loro formula funziona e nel 1974 appaiono sul piccolo schermo per la
prima volta, e nei primi anni Ottanta saranno ospiti fissi di "Waratteru
baai desu yo!", un popolarissimo show televisivo. Il duo diventa così
uno dei principali protagonisti dell'età d'oro del varietà televisivo
giapponese. "The Two Beats" si sciogliono nel 1983.
Comincia la carriera di
Kitano come vero e proprio tuttofare dello spettacolo: attore e regista
di commedie televisive, radiocronista sportivo, conduttore di giochi a
premi, di programmi educativi, di talk-show, opinionista per quotidiani
e settimanali. Per dieci anni, dal 1981 al 1990, partecipa a "All night
Nippon", programma radiofonico notturno.
All'inizio degli anni Ottanta
Kitano fa il suo debutto sul grande schermo in veste di attore. Dopo un
discreto numero di film come attore secondario (collabora coi registi
Ikuo Sekimoto, Youichi Azuma, Kawakami, Kotani) è il momento di una
interpretazione di rilievo, indimenticabile, in "Furyo" di Nagia Oshima.
Kitano interpreta il ruolo del sergente O'Hara, un sadico torturatore di
prigionieri inglesi in un campo di prigionia giapponese della Seconda
Guerra Mondiale. In questo film, che vede Kitano recitare a fianco di
David Bowie, inizia a delinearsi lo stile interpretativo di Kitano:
prende per la prima volta corpo la "buffoneria tragica" che sarà la
cifra delle sue interpretazioni successive. Kitano deve indubitabilmente
molto ad Oshima, non tanto per la maturazione del suo stile
cinematografico, quanto per la crescita della sua consapevolezza
artistica. E' infatti Oshima che consiglia a Kitano di interpretare il
personaggio dello yakuza. E Kitano sarà yakuza in diversi film della
seconda metà degli anni Ottanta (coi registi Yasuo Kouhata, Youjiro
Takida, Masaji Segawa) e in alcune serie televisive.
Il film "Violent
Cop", del 1989, segna l'esordio di Kitano come regista sul grande
schermo, il film rimane nei cinema dellla capitale nipponica per una
sola settimana e la gente nemmeno si accorge del film.
Nel decennio successivo Kitano sembra perdere la sua vis comica nelle
sempre frequentissime apparizioni televisive, appare piuttosto come uomo
di cultura, interessato più al cinema che ad altro: "Fare televisione mi
garantisce denaro e notorietà sufficiente per fare il regista, perciò la
televisione ha i suoi punti favorevoli. Inoltre se facessi solo cinema
non potrei mangiare".
Il 1990 è l'anno di "Boiling Point", che non riscuote alcun successo in
patria. Nel 1991 Kitano porta a termine il suo terzo film, "A scene at
the sea", mentre il Festival di Rotterdam presenta Violent Cop e Boiling
Point in retrospettiva nel Gennaio del 1992. L'Europa e i suoi festivals
(Rotterdam, Taormina, Londra) danno a Kitano i più importanti
riconoscimenti.
Nel 1993 tocca a "Sonatine" segnare la rottura con la Shochiku, major
giapponese e produttrice dei suoi primi film. L'anno seguente, dopo il
folle "Getting Any?", Kitano è vittima di un gravissimo incidente in
motocicletta, mentre percorre le vie di Shinjuku, nel centro di Tokyo.
L'incidente gli provoca la paralisi del lato destro del volto (la
rieducazione gli permette di recuperare solo parzialmente l'uso dei
muscoli facciali) e lo costringe ad un lungo periodo di convalescenza
durante il quale inizia a dipingere.
Il ritorno alla regia
avviene nel 1996 con "Kids return", che Kitano distribuisce attraverso
l'Office Kitano (la sua casa di produzione) ottenendo il primo successo
di critica e di pubblico in Giappone. Con "Hana-bi" nel 1997 vince il
Leone d'Oro alla Mostra del cinema di Venezia.
Negli Stati Uniti Kitano è approdato nel 1998, dove oltre alla regolare
distribuzione di Hana-Bi (col titolo Fireworks), la Miramax fa uscire
Sonatine nelle sale di Los Angeles e New York. "L'estate di Kikujiro" è
in concorso al festival di Cannes nel 1999 e "Brother" viene presentato
fuori concorso alla Mostra del cinema di Venezia nel 2000.
Ora che si sono accorti di lui, i critici giapponesi lo vorrebbero più
serio, e gli chiedono una totale dedizione alla regia cinematografica.
Anche dopo l'affermazione come regista, Kitano recita in una ventina di
film diretti da altri registi (Komizu, Sudou, Izumi, Uzaki, Wakamatsu,
Tenma, Ishii, Oshima), ed in altrettanti spot pubblicitari.
Attualmente Kitano è personaggio estremamente popolare in Giappone,
amato e stimato dal grande pubblico e dalla critica: nel sondaggio
annuale promosso da NHK, è stato votato per cinque anni di fila (dal
1990 al 1995) come il personaggio televisivo più amato del Giappone; nel
1995, poi, un sondaggio del magazine "Spy" lo ha eletto l'uomo più amato
del Giappone; in un sondaggio del 1994 è stato addirittura scelto come
l'uomo che il pubblico vedrebbe più volentieri come Primo ministro.
Le
informazioni contenute in questa pagina sono in gran parte tratte da:
"Takeshi Kitano" di Vincenzo Buccheri
ed edito da Il Castoro Cinema e da "Takeshi Kitano", di Donatello
Fumarola, edito da Dino Audino Editore.
::: Ringraziamo
Francesco Ganassin per la gentile collaborazione -
Visitate il suo sito tributo a Takeshi Kitano, dove troverete maggiori
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