.: Il Cinema Cult degli anni '80
::
Cinema
Home
::
il Fantastico
::
la Fantascienza :: il
Fantasy
::
QUESTE RECENSIONI SONO IN
ORDINE CRONOLOGICO, .: Ho esitato molto prima di decidere se parlare o meno di questi film, e infine ho capito che parlare solo dei generi del fantastico non era sufficIente a colmare la nostalgia anni 70/80. Ci sono stati film che da bambini hanno influenzato il nostro modo di vedere il mondo e la vita, che ci hanno fatti sognare coi piedi per terra, consapevoli che quel che vedevamo non era del tutto impossibile o irrealizzabile, film che ci hanno avvicinato per la prima volta a temi che avrebbero fatto parte della nostra esistenza. A volte, i protagonisti di questi film erano ragazzi, o comunque giovani e proprio per quello colpivano il cuore delle generazioni. Questi film erano film d'amore, commedie, storie di vita, film drammatici, film comici o giovanili, d'azione, di avventura, polizieschi. I generi erano molti, ma l'effetto sulle persone uno solo: lo scatenarsi di modi di fare, di pensare, di sognare... mode, discussioni e a volte scandali. Le ragazze sognavano di ballare vedendo Flashdance, tanti di noi si sentivano vincitori come Rocky o Karate Kid, o speravano di vedere i Guerrieri della Notte raggiungere Coney Island; altri si emozionavano coi baci del Tempo delle Mele... alcuni di noi sognavano le avventure di Indiana Jones, mentre altri ancora sognavano di volare alti nel cielo con la squadra di Top Gun. Potrei farvene tanti di esempi... ma mi fermo qui, e vi lascio alla lettura di vecchi ricordi.
Novità I Guerrieri della Notte, Breakfast Club.
I GUERRIERI DELLA NOTTE
CAST
I Guerrieri:
Michael Beck (Swan), James Remar (Ajax),
Dorsey Wright (Cleon),
Brian Tyler (Snowball), Marcelino
Sanchez (Rembrandt), David Harris
(Cochise), Tom McKitterick (Cowboy),
Terry Michos (Vermin), Thomas G.Waites
(Fox).
David Partick Kelly (Luther), Deborah
Van Valkenburgh (Mercy). DESCRIZIONE La storia è ambientata a New York, anno 1978, dove le molte bande giovanili in perenne guerra tra loro si sono date una tregua e hanno raggiunto il Bronx per assistere alla riunione indetta da Cyrus, il carismatico capo dei Riffs, banda più potente della città. Egli esorta i giovani a smettere di combattersi per un "misero piccolo pezzo di territorio" e ad unire le forze contro la polizia e la criminalità organizzata, conquistando un quartiere alla volta. Durante la cerimonia, però, qualcosa va storto: Luther, il capo dei Rogues, spara in pieno petto a Cyrus e lo uccide.
Pochi istanti dopo però, Luther si accorge che uno dei Guerrieri, Fox, lo ha visto mentre sparava a Cyrus. Ragion per cui Luther stesso incolpa a tradimento Cleon, loro capo, che viene immediatamente ammazzato di botte dai Riffs. La retata della polizia, giunta pochi istanti dopo, impedisce che tutti i Guerrieri vengano catturati e uccisi come Cleon, ma ormai la notizia della morte di Cyrus è stata comunicata a tutte le bande della città e i Guerrieri sono ufficialmente “ricercati”. Pochi (solo 8), disarmati e senza un capo, devono attraversare tutta New York per far ritorno alla loro base di Coney Island, affrontando una battaglia dietro l’altra. I personaggi sono 8: Swan (vice "capoguerra") vero protagonista del film, Fox (conosce bene le bande e la città, è il perlustratore), Rembrandt (è il più giovane, si occupa di graffiti e lascia il marchio dei Guerrieri ovunque vadano), Cochise (l'afroamericano, ha un carattere deciso anche se a volte è un po' superficiale, viene da Harlem ed è un ottimo combattente), Cowboy (è quello che dimostra più buon senso in svariate occasioni), Vermin (apparentemente uno qualunque, in realtà ha aiutato Cleon ha fondare i Guerrieri tempo addietro. Se la cava bene in tutte le situazioni), Ajax (il "supermuscolo" del gruppo, indubbiamente il miglior lottatore della banda, solo Swan e Cleon sono superiori a lui come forza), Snowball o Snow (apparentemente un incrocio afro/asiatico, è un fantastico lottatore esperto anche di arti marziali. Ha un gran sangue freddo ed è un soldato leale e obbediente, sicuramente uno dei membri più validi della banda).Nel corso del film, i Guerrieri lottano con (o fuggono da) numerose bande (i Turnbull Ac's, gli Orfani, i Baseball Furies, le Lizzies, i Punks) e perdono alcuni membri negli scontri con la polizia, finendo col dividersi in due gruppi all'inizio e tre in seguito. Riunitisi a Union Square e arrivati faticosamente a casa, i pochi superstiti guidati da Swan cui si è aggiunta una ragazza della banda degli Orfani di nome Mercy, trovano ad aspettarli Luther, deciso a sfidarli sia per eliminare tutti i testimoni, sia per guadagnarsi il ruolo di “vendicatore di Cyrus” e portare così prestigio a sè stesso e ai suoi seguaci. Swan armato solo di coltello affronta e sconfigge Luther, che invece ha ancora con sé l’arma del delitto. Quando arrivano i Riffs, guidati dal loro nuovo capo, Luther è certo di essere salvo… ma la verità è già venuta a galla e così sono i Rogues ad essere catturati e massacrati…
Lasair Quando ho visto questo film per la prima volta era solo qualche anno fa… sarà per questo che invece di trovarlo violento (alla sua uscita era stato vietato ai minori) o significativo dal punto di vista della denuncia sociale, mi è sembrato assolutamente morigerato: soprattutto il linguaggio con cui si esprimono i ragazzi delle bande è talmente retrò che non mi sarei stupita di sentire qualcuno dare del vile fellone ad un altro (oppure dirgli “Mai vai in Congo, baluba!”). Mi sono invece stupita nello scoprire che la storia del film non è altro che una reinterpretazione moderna dell’Anabasi di Senofonte, nella quale un gruppo di soldati greci, perso il loro capo Clearco (guarda un po'), a causa di un tradimento avvenuto dopo la battaglia di Cunassa in cui era morto Ciro il Giovane (ri-guarda un po') devono tornare a casa attraverso territori ostili e con l’esercito nemico alle calcagna… insomma gira e rigira nessuno è capace di inventarsi più niente di nuovo da 2000 anni a questa parte! Comunque, dai Guerrieri della notte non si può proprio prescindere: i personaggi e le frasi sono talmente memorabili che ormai sono entrate a far parte del nostro linguaggio comune, tanto per commentare certi avvenimenti… il più usato in ogni caso è il celeberrimo "Tu fai solo parte di quello che mi è successo questa notte... ed è tutto merda!" che la dice lunga sul nostro approccio positivo e solare alla vita di tutti i giorni :-D Altra frase spettacolare è quando i Guerrieri incontrano gli Orfani: "lasciateci i vostri giubbotti e vi lasciamo andare"... risposta di Swan "affanculo". Grandioso!!!
Sasuke Kid I Guerrieri della Notte è per me un film straordinario, in cui tutto è stato dosato alla perfezione. Le ambientazioni sono così affascinanti, reali e cupe che non si può rimanere travolti ed emozionarsi per le vicende di tutti i personaggi. Oltre alla "denuncia" abbastanza evidente (in quegli anni il problema delle bande era una minaccia più che reale), il film è spettacolare in quanto monumento pop: le ambientazioni metropolitane sono una arena di combattimento per le bande che sfoggiano colori, abiti e acconciature tra le più spettacolari! Certo, di moda in quel periodo... ma anche creative: pensiamo per esempio ai "Baseball Furies", vestiti come giocatori di baseball, armati di pericolose mazze e con visi dipinti di colori sgargianti; le "Lizzies", che sfruttano la loro bellezza per attirare a sè i Guerrieri, tentando poi di ucciderli... i poveri "Orfani" che non hanno soldi a sufficienza per una divisa decente, ma sono pronti a tutto pur di guadagnarsi la fama di banda "pericolosa". Ogni banda, ogni divisa, ogni concetto... possiamo trovare tutto nei Guerrieri della Notte. E anche per chi non nota certe raffinatezze, si può banalmente apprezzare la dinamica regia, la spettacolare fotografia, la sceneggiatura apparentemente semplice eppur così efficace, e senza un solo punto morto, i magnifici costumi, la bravura degli attori e infine, le favolose musiche: la colonna sonora è sicuramente uno dei pezzi forti del film. Essa contribuisce a rendere ogni attimo del film ricco di tensione, energia e nostalgia per usi e costumi di quegli anni. Quando lo vidi la prima volta, ero ancora bambino. Non riuscì a finirlo... ricordo che dovetti andare a dormire durante il combattimento con i Baseball Furies, che non so perchè, mi facevano paura... quando anni dopo andai in vacanza a New York, che ci crediate o meno... rimasi con la sensazione di paura tutto il tempo, proprio perchè ricordavo i Guerrieri della Notte ;) Vedere dal vivo la metropolitana, il Bronx e tutto il resto fu davvero strano :P Sfortunatamente, non riuscì a vedere Coney Island. Se amate questo film, vi consiglio di giocare anche all'omonimo videogioco per Playstation 2, che approfondisce moltissimo il loro mondo, le storie dei personaggi e le vicende del film, permettendovi non solo di "giocare" le varie parti del film, ma anche di vedere cosa accadde prima... sin dall'origine della creazione della banda. Io adoro questo film (non si era capito? :P) e me lo riguardo almeno 2-3 volte l'anno fin da quando ho memoria :) Nijirecensione di [Sasuke Kid] & [Lasair] THE BREAKFAST CLUB [1985 - Usa 97 min.]
PRODUZIONE Regia, Soggetto e Scenegiatura di John Hughes. DESCRIZIONE Breakfast Club è il secondo film adolescenziale di John Hughes. La storia appare più lenta di Sixteen Candles, e di commedia c'è poco o niente. Il film, girato interamente in sequenza, pare quasi un documentario, dove cinque adolescenti molto diversi tra loro, espongo con parole, gesti e paure, il loro modo di essere. Vengono catalogati, all'interno del film, come "un cervello" (il secchione), "una principessa" (la bella ragazza per bene), "un delinquente" (l'apparente poco di buono), "uno sportivo" (il campione di football), e "una handicappata" (la strana del gruppo.). In verità, i 5 ragazzi di strano non hanno proprio nulla: chiunque può identificarsi in uno dei cinque modelli, che per certi versi, seppur in modo estremo, riassumono perfettamente la gioventù di quegli anni, e forse, la gioventù di sempre. La trama è la seguente: è sabato 24 marzo 1984. I cinque protagonisti del film (tre ragazzi, Andy, Brian e John e due ragazze, Allison e Claire), si recano a scuola per una lezione di punizione. Alcuni di loro vengono portati a scuola dai genitori, e subito comprendiamo che ognuno ha i propri problemi di famiglia e che la comunicazione tra padre, madre e figli ha qualcosa che non va: chi vuole troppo, chi tratta male, chi non ha fiducia, chi invece se ne frega (come i genitori di John, che proprio non si vedono). I cinque ragazzi sono diversissimi tra loro e alcuni si conoscono solo di vista, poichè di classi sociali differenti. Il preside Vernon e il bidello sono gli unici impiegati della scuola presenti nell'edificio (il sabato la scuola è chiusa). I ragazzi, come detto, sono in punizione. Vernon li chiude in biblioteca vietando loro di parlare o fare rumore e assegna loro un compito: scrivere un tema il cui soggetto è "Chi sono io?". Non passa molto prima che i cinque, in un modo o nell'altro, comincino a ignorare le indicazioni del preside, e si mettano a parlare e punzecchiarsi. Motore delle conversazioni e delle provocazioni è sicuramente John, il "delinquente", punito per possesso di marijuana. I suoi punzecchiamenti cominciano subito con la "principessa", ovvero Claire... a cui pone domande imbarazzanti, e su cui spara giudizi di ogni genere. La reazione dello "sportivo" Andy è immediata (nel difendere Claire)... e più volte si rischia la rissa. Nelle discussioni, il "secchione" Brian, viene zittito e sfottuto (senza reagire più di tanto), mentre "l'handicappata" Allison, rimane in disparte fino a un certo punto del film, facendo di tanto in tanto qualche uscita stramba e incomprensibile. Proprio come in una situazione di pericolo, in cui ci si aiuta a vicenda, i cinque ragazzi nonostante le diversità, riescono a legare e cercano di uscire da scuola in tutti i modi, evitando la sorveglianza del preside. Tuttavia la fuga non riesce, e i ragazzi decidono di terminare la giornata a scuola. Si formeranno due coppie, e tutti loro usciranno da questa esperienza più consapevoli delle proprie capacità, meno impauriti, decisi ad affrontare le aspettative e le pretese dei propri genitori e soprattutto, con un forte legame di amicizia.
Breakfast Club è entrato nell'immaginario giovanile sin dall'anno della sua uscita. Ormai considerato un vero e proprio cult, il film viene spesso citato e parodiato in film statunitensi come Dogma e serie TV come Dawson's Creek , in cui è presente addirittura una puntata che ricalca il film, One Tree Hill, Scrubs, Futurama o I Griffin. La canzone che si sente all'inizio e alla fine del film, Don't You (Forget About Me), è stata scritta appositamente per il film da Keith Forsey e Steve Schiff, ed è diventata uno dei maggiori successi dei Simple Minds. In precedenza, la canzone fu proposta a Billy Idol, Bryan Ferry e i Pretenders, che la rifiutarono, finché Chrissie Hynde dei Pretenders fece il nome del gruppo di suo marito, appunto i Simple Minds, che la fecero diventare un classico. Nel doppiaggio italiano si perde un punto focale del film: nell'edizione italiana, la lettera letta dalla voce narrante (quella di Brian) all'inizio del film e quella letta nell'epilogo, sono sostanzialmente uguali ("...tanto lei ci vede come vuole. Usando il linguaggio più semplice e la definizione più comoda, lei ci vede come un cervello, un atleta, un'handicappata, una principessa e un criminale...."). Ma nella versione originale, la lettera nell'epilogo presenta una differenza importante: "...you see us as you want to see us. In the simplest terms and the most convenient definitions. But what we found out is that each one of us is a brain..an athlete..a basket case..a princess..and a criminal. Does that answer your question?...." ("...tanto lei ci vede come vuole. Nei termini più semplici e nella definizione più comoda. Ma ciò che abbiamo scoperto è che ognuno di noi è un cervello..un atleta..una schizzata..una principessa..e un criminale. Questo risponde alla sua domanda? ...."). Questa differenza mostra il cambiamento nel giudizio che ogni ragazzo ha dell'altro, e la consapevolezza di avere davvero delle cose in comune. La lettera, infatti, dimostra il cambiamento dei ragazzi all'uscita dalla scuola: il loro atteggiamento e le loro prospettive ora sono radicalmente cambiate. Anche qui, più che mai, vale ciò che è già stato detto per "Sixteen Candles": John Hughes per anni si dedicò alla generazione adolescenziale degli anni '80, affrontando, in modo sincero, anticonformista e un po' malinconico, problemi e complessi dei ragazzi di quell'epoca. Hughes amava molto scavare l'anima sensibile dei giovani, presentando dei personaggi in apparenza comunissimi, ma che sotto, nascondevano paure e incertezze, legate non solo alle aspettative di genitori, professori e della società in generale, ma anche del timore del futuro: tutti i personaggi dei suoi film, in un modo o nell'altro, sono confusi, spauriti e non sanno bene cosa ne sarà di loro, nè come affronteranno la vita. Osservando le semplici storie, viene sempre da chiedersi se questi ragazzi non pensassero semplicemente una cosa del tipo" sono solo una ragazzina, come puoi pretendere che io comprenda a pieno quello che tu, adulto, stai cercando di dirmi o inculcarmi, non so nemmeno perchè sono qui, nè comprendo a pieno quel che mi capita attorno, figurati se ho una idea chiara di quale sarà il mio futuro... voglio solo divertirmi e non pensare a niente finchè posso... prima che la vita mi schiacci sotto il suo peso di responsabilità e doveri".Nijirecensione di [Sasuke Kid]
Film "Cult" usciti nell'anno...
FLASHDANCE Nijirecensione di [Sasuke Kid]
WARGAMES Nijirecensione di [Sasuke Kid]
Film "Cult" usciti nell'anno...
KARATE
KID - la trilogia
Karate Kid come saga ha indubbiamente tutta una serie di pregi: il primo film ha segnato un'epoca, avvicinando i giovani all'idea delle arti marziali come mai era stato fatto prima, e permettendo al grande pubblico di conoscere qualcosina di più sul Giappone, grazie al carisma del personaggio del maestro Miyagi: in una scena addirittura viene fatto notare che si parla di Giappone e non di Cina... dato che storicamente (e succede ancora oggi), si tende a pensare che tutto ciò che viene dall'oriente sia Cina, quando invece (ovviamente) Giappone, Cina, Corea, Thailandia ecc sono paesi con culture differenti, e con i propri usi e costumi, ben distinti tra di loro, in particolare il Giappone è unico nel suo genere, e anche a me personalmente fa rabbia quando sento che la gente confonde il Giappone con la Cina ad esempio. Dicevo... il primo film è mitico, bello come film adolescenziale anni '80, tratta nuove tematiche e piace così com'è. Il secondo è più profondo e giapponese, e per questo è il mio preferito... si respira un'atmosfera particolare, che può essere apprezzata a pieno solo se si ama davvero la cultura Giapponese. Il terzo è sicuramente il meno convincente, ma è importante per sviluppare la storia e porre una fine, oltre che a rafforzare il legame tra i due protagonisti a livello umano. Inoltre, è sicuramente il più crudo perchè i "cattivi" sono veramente dei bastardi. Personalmente, adoro tutti e tre i film, ma soprattutto perchè mi piace il modo in cui i due protagonisti legano, le vicende umane che vivono, l'atmosfera che creano e trovo splendida la sensibilità mostrata nella trama. E' una saga che sa sempre entusiasmarmi e commuovermi, sin da bambino. Chi lo vede come un film di ragazzini, non ha capito niente. Esiste anche un quarto episodio, dove Miyagi ha una nuova allieva, una ragazza (una giovanissima Hilary Swank) a cui insegna il karate. Anche se il Karate Kid che piace a noi è quello con Danny e Miyagi devo dire che il film è comunque carino: l'atmosfera è simile a quella dei film anni '80, pur essendo la pellicola del 1994, e anche la storia è meno complessa, il fascino del maestro Miyagi, rendono il film piacevole. Storiche le frasi: "dai la cera, togli la cera", "nananana! Daniel-san!", "la paura, esiste in questo dojo? No! Sensei!" ^_^ Nijirecensione di [Sasuke Kid] & [Zambot]
Film "Cult" usciti nell'anno...
KARATE KID II Karate Kid come saga ha indubbiamente tutta una serie di pregi: il primo film ha segnato un'epoca, avvicinando i giovani all'idea delle arti marziali come mai era stato fatto prima, e permettendo al grande pubblico di conoscere qualcosina di più sul Giappone, grazie al carisma del personaggio del maestro Miyagi: in una scena addirittura viene fatto notare che si parla di Giappone e non di Cina... dato che storicamente (e succede ancora oggi), si tende a pensare che tutto ciò che viene dall'oriente sia Cina, quando invece (ovviamente) Giappone, Cina, Corea, Thailandia ecc sono paesi con culture differenti, e con i propri usi e costumi, ben distinti tra di loro, in particolare il Giappone è unico nel suo genere, e anche a me personalmente fa rabbia quando sento che la gente confonde il Giappone con la Cina ad esempio. Dicevo... il primo film è mitico, bello come film adolescenziale anni '80, tratta nuove tematiche e piace così com'è. Il secondo è più profondo e giapponese, e per questo è il mio preferito... si respira un'atmosfera particolare, che può essere apprezzata a pieno solo se si ama davvero la cultura Giapponese. Il terzo è sicuramente il meno convincente, ma è importante per sviluppare la storia e porre una fine, oltre che a rafforzare il legame tra i due protagonisti a livello umano. Inoltre, è sicuramente il più crudo perchè i "cattivi" sono veramente dei bastardi. Personalmente, adoro tutti e tre i film, ma soprattutto perchè mi piace il modo in cui i due protagonisti legano, le vicende umane che vivono, l'atmosfera che creano e trovo splendida la sensibilità mostrata nella trama. E' una saga che sa sempre entusiasmarmi e commuovermi, sin da bambino. Chi lo vede come un film di ragazzini, non ha capito niente. Esiste anche un quarto episodio, dove Miyagi ha una nuova allieva, una ragazza (una giovanissima Hilary Swank) a cui insegna il karate. Anche se il Karate Kid che piace a noi è quello con Danny e Miyagi devo dire che il film è comunque carino: l'atmosfera è simile a quella dei film anni '80, pur essendo la pellicola del 1994, e anche la storia è meno complessa, il fascino del maestro Miyagi, rendono il film piacevole. Storiche le frasi: "dai la cera, togli la cera", "nananana! Daniel-san!", "la paura, esiste in questo dojo? No! Sensei!" ^_^ Nijirecensione di [Sasuke Kid] & [Zambot]
Film "Cult" usciti nell'anno...
DIRTY
DANCING
Nijirecensione di [Stefy]
Film "Cult" usciti nell'anno...
KARATE KID III Karate Kid come saga ha indubbiamente tutta una serie di pregi: il primo film ha segnato un'epoca, avvicinando i giovani all'idea delle arti marziali come mai era stato fatto prima, e permettendo al grande pubblico di conoscere qualcosina di più sul Giappone, grazie al carisma del personaggio del maestro Miyagi: in una scena addirittura viene fatto notare che si parla di Giappone e non di Cina... dato che storicamente (e succede ancora oggi), si tende a pensare che tutto ciò che viene dall'oriente sia Cina, quando invece (ovviamente) Giappone, Cina, Corea, Thailandia ecc sono paesi con culture differenti, e con i propri usi e costumi, ben distinti tra di loro, in particolare il Giappone è unico nel suo genere, e anche a me personalmente fa rabbia quando sento che la gente confonde il Giappone con la Cina ad esempio. Dicevo... il primo film è mitico, bello come film adolescenziale anni '80, tratta nuove tematiche e piace così com'è. Il secondo è più profondo e giapponese, e per questo è il mio preferito... si respira un'atmosfera particolare, che può essere apprezzata a pieno solo se si ama davvero la cultura Giapponese. Il terzo è sicuramente il meno convincente, ma è importante per sviluppare la storia e porre una fine, oltre che a rafforzare il legame tra i due protagonisti a livello umano. Inoltre, è sicuramente il più crudo perchè i "cattivi" sono veramente dei bastardi. Personalmente, adoro tutti e tre i film, ma soprattutto perchè mi piace il modo in cui i due protagonisti legano, le vicende umane che vivono, l'atmosfera che creano e trovo splendida la sensibilità mostrata nella trama. E' una saga che sa sempre entusiasmarmi e commuovermi, sin da bambino. Chi lo vede come un film di ragazzini, non ha capito niente. Esiste anche un quarto episodio, dove Miyagi ha una nuova allieva, una ragazza (una giovanissima Hilary Swank) a cui insegna il karate. Anche se il Karate Kid che piace a noi è quello con Danny e Miyagi devo dire che il film è comunque carino: l'atmosfera è simile a quella dei film anni '80, pur essendo la pellicola del 1994, e anche la storia è meno complessa, il fascino del maestro Miyagi, rendono il film piacevole. Storiche le frasi: "dai la cera, togli la cera", "nananana! Daniel-san!", "la paura, esiste in questo dojo? No! Sensei!" ^_^ Nijirecensione di [Sasuke Kid] & [Zambot]: |
|