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::: HEIDI
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Alps no shoojo Heidi 1974
_Genere Romanzo storico - episodi 52 |
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_PRIMA TRASMISSIONE 17.35 7 Febbraio 1978 Rai 1 DOPPIAGGIO Eccelso |
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_SIGLA di "Elisabetta Viviani" (Migliacci-Bruhn-Weizierl-Wagner) |
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Descrizione
La serie è tratta da un
libro di Johanna Spyri e fu una coproduzione tedesco-giapponese. La
piccola e allegra Heidi, dopo la morte dei genitori, vive con la zia
Deith, ma quest’ultima ha trovato un impiego a Francoforte e non può
più farsi carico della piccina. La zia Deith porta Heidi dal nonno,
che vive in una sperduta baita sulle Alpi svizzere e che non ha la
fama d’essere un uomo affabile e socievole. Il
burbero nonno non è per nulla felice della sua nuova ospite, ormai è
abituato a vivere in solitudine e tutti hanno timore di lui, tutti
tranne Heidi. Oltre al nonno nella baita c’è solamente un gigantesco
e sonnacchioso mangiatore di lumache, un cagnone San Bernardo
chiamato Nebbia. Heidi fa immediatamente amicizia con il suo
coetaneo pastore di capre Peter, dotato di uno smisurato appetito e
di un’altrettanta smisurata paura del nonno di Heidi. I mesi passano
veloci e il burbero nonno inizia ad affezionarsi alla piccina, tanto
che perfino Peter talvolta rimane sbalordito dal sentirlo ridere e
scherzare, specialmente quando il nonno inizia a soprannominarlo
“Generale delle capre”. Nessuno crede a Peter quando questi racconta
che il “Vecchio dell’Alpe”, così è apostrofato il nonno di Heidi, è
molto cambiato da quando la piccola vive con lui. Heidi fa amicizia
anche con l’anziana nonna di Peter, ed è proprio grazie alla nonna
di Petar che è cieca, che Heidi si rende conto che nella vita non
tutti possono correre, saltare e giocare come lei. Un giorno, però,
la zia Deith ritorna al paese natio per riprendersi Heidi, non per
tenerla con sè, ma per fare compagnia ad una bambina di una ricca
famiglia di Francoforte. Nulla può fare il povero nonno, che dopo la
partenza di Heidi ritorna ad essere ancora più burbero e rinchiuso
in se stesso di quanto non fosse mai stato prima. A Francoforte
Heidi è ospite della ricca famiglia Sesemann, la bambina cui deve
fare compagnia si chiama Clara. Clara non può camminare ed è quindi
costretta ad usare una sedia a rotelle. Di colpo l’irrefrenabile e
libera Heidi, abituata a correre scalza e libera per i prati e a
mangiare con le mani, si ritrova in un mondo pieno di orari e regole
da osservare e di anguste e grigie mura. Le regole sono fatte
osservare dalla governante della casa, la signorina Rottenmeier, che
non perde occasione di riprendere e rimproverare la piccola Heidi.
Le due bambine fanno immediatamente amicizia, per Clara la presenza
di Heidi è fonte d’infinite gioie e giochi, e per Heidi la presenza
di Clara è l’unico motivo che le permette di sopportare la vita in
quell’ambiente. L’altro unico motivo di conforto a Francoforte per
Heidi è la visita della nonna di Clara, che s’affeziona subito alla
piccolina e con la quale sviluppa subito una complice amicizia. E’
proprio la nonna di Clara che, insieme al Dottore della famiglia
Sesemann, riesce a far comprendere a Clara che Heidi ha bisogno di
tornare sulle sue montagne. La vita di città ha ormai trasformato
l’allegra bambina di un tempo in una triste e smunta bimba, che
passa le sue giornate in preda alla malinconia. La scena in cui
Heidi riabbraccia il nonno è certamente il momento più commovente
della serie. Di colpo la vita nella baita ritorna ad essere allegra
e felice, ma quella in casa Sesemann torna ad essere triste, con la
povera Clara che è rimasta sola, anche se le è stata fatta la
promessa che in estate potrà andare a far visita ad Heidi sulle
Alpi. La vita in città ha avuto anche dei lati positivi per Heidi,
che ora sa leggere. Questo fatto convince il nonno della necessità
di farle frequentare la scuola l’inverno successivo, ma per far ciò
si dovranno stabilire in paese. Giunta l’estate arriva anche il
momento della visita di Clara, ma Clara non viene ovviamente da
sola, con lei c’è la signorina Rottenmeir. In realtà quella di Clara
non è una semplice vacanza, i suoi familiari e il nonno di Heidi
confidano, a sua insaputa, nel fatto che una vita all’aria aperta
possa far rinascere il lei il desiderio di camminare. La paralisi
alle gambe di Clara, infatti, è causata da una malattia
psicosomatica. Le giornate passate nella baita sono bellissime,
neppure la petulante presenza della signorina Rottenmeier, che,
comunque, agisce pensando di fare il bene di Clara, riesce a
rovinarle. Peter si carica addirittura sulle spalle Clara fin sui
pascoli per permetterle di vedere gli stambecchi, le aquile, le
marmotte e il tramonto che Heidi le aveva narrato in mille modi.
Clara diventa giorno dopo giorno più forte e di pari passo cresce in
lei la voglia di correre e saltare come fanno Heidi e Peter. Sarà a
causa di un piccolo incidente che Clara, per la prima volta dopo
tanti anni, si reggerà in piedi con le proprie gambe. Da questo
momento in poi anche Clara si renderà conto che lei potrà un giorno
di nuovo correre e saltare. Tornare a camminare non sarà così
semplice, la stessa Clara, demotivata dalla mancanza di progressi,
esprimerà il desiderio di tornare a Francoforte, ma l’ostinazione di
Heidi le farà da sprone a continuare gli esercizi di riabilitazione.
°°°Heidi è stato il secondo cartone giapponese (anche se coprodotto coi
tedeschi) trasmesso in Italia. Ebbe un enorme successo, il disco con la sigla cantata da
Elisabetta Viviani battè tutti i record d'incasso. Di Heidi, oltre al disco della sigla
uscirono altri due 33 giri intitolati "La storia di Heidi" prezzo 3500 lire,
anno 1978, in copertina Heidi, Peter, il nonno, Nebbia e la capretta, sullo sfondo le
montagne; nel secondo Heidi e Peter che corrono tenendosi per mano. In Giappone la serie
animata ottenne un enorme successo tanto da sconvolgere anche le industrie di formaggio
(si, si avete letto bene). Il formaggio Emmenthal diventa immediatamente conosciuto come
"Heidi cheese" e le agenzie matrimoniali organizzavano cerimonie in trasferta in
svizzera, i cosiddetti "Heidi kekkonshiki", i matrimoni stile Heidi
pazzesco ! Nella città di Kobe, vicino a Osaka , la più famosa
pasticceria della città si chiama "Heidi Patisserie". Il primo cartone giapponese in assoluto andato in onda in Italia è stato Vicky
il Vichingo, trasmesso nel 1977, mentre al terzo posto figurano i Barbapapà. Primo
cartone ad avere venduto dischi della propria sigla, ha dato il via a un nuovo mercato
discografico. Critici e sociologi rizzarono le orecchie : un nuovo fenomeno era in arrivo,
i cartoni giapponesi erano sbarcati ufficialmente in Italia. E non per una breve visita.
L'Italia diventerà la "seconda patria" dei cartoni giapponesi, nessun altro
paese al mondo potrà vantare di aver assistito a tante serie quante quelle viste in
Italia. Tanto per fare un confronto, fino al 1983 erano state trasmesse in Italia 146
serie, negli USA solo 19 (e pure contraffatte), oggi abbiamo superato abbondantemente le
500 serie... senza contare le nuove ondate di Anime originali da
videoteca (stampati dai gruppi Yamato, Shin Vision, Dynit ecc). |
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Ricordi Bè caspita ! Che posso dire su Heidi !!! é un tale
mito, non penso di dover aggiungere nulla, sapete, mi sono rimasti in casa due 33 giri di
Heidi, peccato che abbia perso tutti i miei 45, ma un giorno giuro mi compro tutti quelli
che esistono.
La Rai lo
trasmette spesso, esattamente come Remì, l'Ape Maia e Anna dai
capelli rossi. Ragion per cui è molto facile trovarla !!! Di recente
è anche uscita di nuovo in edicola :) Che bello :))) |
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